
Sono lieto che anche quest’anno la Camera dei deputati ospiti la cerimonia dedicata alla nomina degli “Ambasciatori in Rosa”.
Con questo importante riconoscimento la Fondazione Komen Italia premia l’impegno dei suoi sostenitori più attivi nella diffusione e nel supporto dei progetti nel campo della tutela della salute femminile e nel contrasto ai tumori al seno.
Sono loro i messaggeri della prevenzione e della lotta a questa patologia, ancora molto diffusa, nonostante gli indiscussi progressi compiuti dalla medicina.
È un messaggio di speranza e di coraggio: insieme, il cancro al seno si può sconfiggere.
Fino a qualche tempo fa, questa espressione veniva raramente utilizzata.
Per paura o per vergogna, chi ne veniva colpito tendeva a nascondersi e a isolarsi.
Se oggi invece questo tabù è stato infranto, se si parla così tanto di prevenzione e se si fa informazione su esami diagnostici e terapie, lo si deve al lavoro encomiabile svolto dai medici, dagli operatori sanitari e dai volontari di associazioni come la vostra.
Ma senza il coraggio, la forza e la determinazione delle tante donne che in questi anni hanno raccontato la propria esperienza, non sarebbe stato possibile raggiungere questo importante traguardo.
La loro testimonianza è stata – ed è tuttora – fondamentale per diffondere una sempre maggiore consapevolezza sulla malattia.
A questo riguardo desidero sottolineare l’insostituibile ruolo del volontariato nel sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione a tutto campo.
È uno strumento indispensabile per ridurre le possibilità di ammalarsi e per giungere a una diagnosi precoce.
E proprio al tema della prevenzione è dedicata una delle iniziative maggiormente rappresentative del vostro prezioso impegno al servizio della collettività.
Mi riferisco a “Race for the Cure”, la manifestazione simbolo della lotta contro i tumori al seno che da 26 anni mobìlita migliaia di persone.
Nella passata edizione, anche la Camera dei deputati ha partecipato, rientrando tra le prime dieci squadre per le donazioni aggiuntive.
Auspico che anche quest’anno l’Istituzione che ho l’onore di presiedere possa dimostrare tutta la sua generosità raccogliendo un numero ancora maggiore di adesioni.
In questa competizione per la salute e per la vita delle donne siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo, sostenendo i progetti e le iniziative delle realtà associative come Komen Italia, alla quale rinnovo il mio sincero apprezzamento e la mia profonda gratitudine.
Il sostegno delle Istituzioni, chiamate a supportare la ricerca scientifica, i medici e quanti si adoperano per far progredire e rendere sempre più accessibili le cure è cruciale.
Sono convinto che ricerca, prevenzione e solidarietà, insieme, possano fare la differenza.
E che un giorno la promessa fatta dalla fondatrice di Komen di rendere il tumore del seno una malattia sempre più curabile diventi realtà.