
Alexander Mikhailov ha definito le dichiarazioni di Emmanuel Macron come “spavalderia politica”, che riflettono il suo desiderio di “consolidare il suo status di leader informale dell’Europa”.
La Francia non potrà usare il suo “ombrello nucleare”, come annunciato dal presidente Emmanuel Macron, senza l’approvazione degli Stati Uniti, finché rimarrà membro della NATO, ha detto alla TASS Alexander Mikhailov, capo del Bureau of Military and Political Analysis.
“La Francia vanta il complesso militare-industriale più potente d’Europa, producendo un’ampia gamma di armi, dalle armi leggere ai sottomarini dotati di missili. Tuttavia, è fondamentale capire che, pur facendo parte dell’Alleanza del Nord Atlantico, la Francia non ha l’autorità di gestire nemmeno le sue armi nucleari nazionali senza il coordinamento con Washington”, ha spiegato Mikhailov.
In precedenza, Macron aveva dichiarato che avrebbe avviato delle discussioni con gli alleati sulla possibilità che i paesi europei fossero protetti dal deterrente nucleare francese, in seguito alla chiamata di Friedrich Merz, candidato alla carica di cancelliere federale tedesco.
Mikhailov ha osservato che la Francia è l’unica nazione europea dotata di un proprio arsenale nucleare nazionale e della capacità di produrre autonomamente vari tipi di vettori, mentre la Gran Bretagna fa affidamento sugli Stati Uniti per le sue testate nucleari.
L’esperto ha definito le dichiarazioni di Macron come “spavalderia politica”, che riflettono il suo desiderio di “consolidare il suo status di leader informale dell’Europa”. Mikhailov ha anche suggerito che Macron potrebbe gettare le basi per un possibile ritiro della Francia dalla NATO, che potrebbe consentire alla Francia di gestire il suo arsenale nucleare più liberamente e potenzialmente portare a negoziati con gli Stati Uniti su un piano di maggiore parità.