
(AGENPARL) – gio 27 febbraio 2025 PRICE SENSITIVE
ENI CAPITAL MARKETS UPDATE 2025-2028
Solidi fondamentali in tutte le aree di business, accelerazione della strategia di
transizione e trasformazione.
Future opportunità di crescita attraverso la nuova rilevante business
combination in Indonesia-Malesia e la creazione del satellite CCUS nel 2025
Crescita nell’offerta di energia e riduzione delle emissioni
Approccio distintivo ai Data Center, alimentati tramite blue power:
un’importante potenziale nuova area di business
Solidità finanziaria rafforzata facendo leva sulla riduzione dei Capex e il
contributo positivo dalla gestione del portafoglio; free cash flow in aumento;
leverage previsto in riduzione
Incremento del payout per gli azionisti e impegno all’aumento del dividendo
San Donato Milanese (Milano), 27 febbraio 2025 – I principali elementi del Piano Strategico
Eni 2025-2028 e previsioni di lungo termine presentati oggi sono:
implementazione della strategia Eni, coerente e distintiva, che coglie le significative
opportunità di un mercato dell’energia in trasformazione;
capacità della Società di fare leva sui punti di forza per rispondere ai cambiamenti in
corso, attraverso un portafoglio di attività consolidate, nuove ed emergenti, facendo
leva su modelli di business solidi e integrati in grado di generare una crescita
altamente competitiva e rendimenti attrattivi;
struttura finanziaria rafforzata a supporto di un business resiliente e allo stesso tempo
innovativo, flessibile e in grado di creare valore sostenibile nel lungo termine;
opportunità di investimento attrattiva che combina business esposti alla transizione
e progressiva crescita di valore, e una remunerazione attrattiva agli azionisti,
quest’anno ulteriormente potenziata.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato:
“Eni continua a ottenere risultati eccellenti in un contesto in continua evoluzione, a conferma
della nostra consolidata capacità di esecuzione, abilità nel gestire le sfide emergenti e nel
cogliere le opportunità future. Eni è focalizzata su business in cui detiene punti di forza
distintivi in termini di competitività, basati su tecnologia e catene del valore integrate, e che
generano crescita e rendimenti attrattivi in rapporto al rischio. Il nostro approccio strategico
sempre coerente ci ha consentito di adattare all’evoluzione del mercato i nostri punti di forza
tradizionali, come l’Upstream; di rilanciare la Chimica; di creare nuovi business di valore in
ogni ambito delle nostre aree operative, quali Plenitude, Enilive, la società satellite relativa
alla CCUS e la business combination in Indonesia-Malesia. Questi risultati riflettono la
solidità della nostra strategia: prevediamo di proseguire nel nostro percorso di successo
anche nel 2025, e di compiere ulteriori significativi progressi.
Abbiamo inoltre rafforzato la nostra struttura finanziaria con l’obiettivo di supportare la nostra
strategia di crescita e diversificazione, e di garantire una remunerazione agli azionisti
altamente attrattiva. In particolare, con l’ingresso di nuove forme di capitali nelle nostre
società satellite, facciamo leva sulle evoluzioni nei mercati dei capitali, finanziando in modo
efficiente la nostra crescita e, soprattutto, garantendo una significativa creazione di valore.
A livello finanziario, prevediamo di aumentare il Cash Flow From Operations (CFFO) per
azione di oltre il 14% in media all’anno nel corso di questo decennio, grazie alla crescita in
tutti i business e al sostanziale miglioramento dei ritorni, e di incrementare il ROACE di circa
6 punti percentuali nello stesso periodo. Inoltre, la struttura finanziaria di Eni è migliorata
significativamente: il leverage si attesterà a un livello storicamente basso, in media al 16%,
5 punti percentuali in meno rispetto al precedente Piano. È altresì importante sottolineare
che proseguiremo nella riduzione delle emissioni nelle attività operative, offrendo al
contempo ai nostri clienti un portafoglio crescente di energia a zero e basse emissioni di
carbonio.
Nel creare una società dal valore crescente, intendiamo riconoscere questi progressi
attraverso una remunerazione agli azionisti sempre più attrattiva. Il nostro impegno a
incrementare il dividendo resta la priorità, anche rimanendo focalizzati sulla riduzione della
cash neutrality a livello di dividendo in media al di sotto di $40 al barile nell’arco del Piano
quadriennale. Il dividendo sarà integrato da un piano di riacquisto di azioni proprie che porta
il payout complessivo compreso tra 35% e 40% del CFFO, aumentato rispetto al range
precedente pari al 30-35%, a testimonianza dei progressi strategici, operativi e finanziari
compiuti. Inoltre, in caso di upside nella generazione di cassa, fino al 60% della cassa
addizionale generata verrà distribuita a favore degli azionisti. Questo significa che per il
2025 proporremo un dividendo di €1,05 per azione, in aumento del 5%, e un riacquisto di
azioni proprie inizialmente fissato a €1,5 miliardi con un upside fino a €3,5 miliardi.”
Claudio Descalzi e il top management di Eni hanno presentato oggi alla comunità finanziaria
i dettagli del piano strategico 2025-28 e le previsioni di lungo termine.
Global Natural Resources
Eni è leader nel settore dell’esplorazione, con un modello unico di crescita organica e
diluizione delle quote di partecipazione in scoperte a elevato potenziale, nonché leader in
termini di time to market e con una piena valorizzazione dei margini derivanti dalle
produzioni equity.
La produzione underlying crescerà del 3-4% all’anno fino al 2028, e così fino al 2030.
La crescita della produzione reported, al netto degli effetti dell’attività di gestione del
portafoglio, sarà compresa tra il 2-3% all’anno.
L’esecuzione dei progetti di elevata qualità che compongono il portafoglio Eni e la
disciplina nella spesa per investimenti determineranno un miglioramento del 40% del
FCF (Free Cash Flow) Upstream per barile al 2030.
GGP continuerà a focalizzarsi sulla massimizzazione del valore del proprio
portafoglio di asset e si prevede che generi in media €800 milioni all’anno di Ebit pro
forma nell’arco del piano, con un upside nel 2025 fino a oltre €1 miliardo qualora le
condizioni di mercato lo consentissero, come nel 2024.
Nel 2025 Eni prevede di lanciare la nuova società satellite relativa al business della
CCUS (Carbon, Capture, Utilisation and Storage), consolidando i propri progetti in
un’unica entità e facendo leva sulla propria competenza tecnica e finanziaria,
avviando così un nuovo e importante business dalla fine di questa decade.
Eni e PETRONAS hanno annunciato oggi un Memorandum of Understanding per
definire la costituzione di una Joint Venture per la gestione di una selezione di asset
Upstream in Indonesia e Malesia.
Questa JV creerà significative opportunità di crescita, sia in Malesia che in Indonesia,
e potrà generare importanti sinergie per diventare uno dei principali operatori nel
settore del GNL nella regione, garantendo nel medio termine una produzione
sostenibile di 500 mila barili di olio equivalente al giorno. La riserve della joint venture
ammontano a circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe), e il potenziale
esplorativo è di circa 10 miliardi di boe.
Nel 2024, il trading di prodotti petroliferi e bio e la generazione di energia elettrica
sono stati trasferiti nella Direzione Global Natural Resources. L’obiettivo, simile a
quello già raggiunto in GGP, è catturare integralmente il margine derivante dalla
combinazione tra integrazione dei business, disponibilità dei flussi fisici e degli asset
industriali lungo tutta la catena del valore, compreso il significativo potenziale
derivante dalla futura domanda di energia da parte dei data center. Ciò costituisce un
upside rispetto alle previsioni di Eni incluse in questo piano.
Eni identifica ulteriori upside nel soddisfare la domanda emergente di energia da
parte dei data center per l’Intelligenza Artificiale e i servizi digitali. In questo ambito
Eni ha vantaggi significativi, grazie: alla propria potenza di calcolo, con l’avvio del
supercomputer HPC6 nel 2024; alla disponibilità di siti industriali e capacità di
sviluppo progettuale; alla capacità esistente di generazione elettrica alimentata a gas
e alle sinergie con la CCS per decarbonizzare la fornitura elettrica; e infine, all’
esperienza consolidata nello sviluppo di opportunità emergenti con efficienza e
capacità imprenditoriale, con conseguente attrazione di capitali. Questo ambito ha il
potenziale di diventare per Eni un’opportunità di business con ritorni sull’investimento
a doppia cifra.
Eni prevede che il ROACE (Return on Average Capital Employed) per le attività di
Global Natural Resources aumenterà a oltre il 15% entro il 2030.
Le emissioni nette Scope 1 e 2 nell’Upstream, che al 2024 sono state ridotte dell’55%
rispetto alla baseline del 2018, continuano a diminuire in linea con l’ obiettivo Eni di
net zero al 2030.
Transizione energetica
Con Plenitude ed Enilive, Eni ha creato due business integrati a crescita elevata che
supportano i clienti nella decarbonizzazione dei consumi di energia. L’ingresso nel 2024 di
nuove forme di capitale in questi business, a supporto della loro crescita, ha confermato il
valore significativo che Eni sta creando con essi. I business di Eni legati alla transizione
hanno non soltanto un loro valore di mercato, ma contribuiscono altresì alla diversificazione
e resilienza a livello di gruppo generando utili e i flussi di cassa crescenti.
La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude è prevista crescere di circa
4 volte, fino a 15GW, entro il 2030. Tale crescita consentirà di quasi raddoppiare
l’EBITDA entro il 2028, fino a €1,9 miliardi, livello che crescerà ulteriormente fino a
oltre €2,5 miliardi entro il 2030. Si prevede che il ROACE a medio termine si attesterà
intorno al 10%.
L’obiettivo di oltre 5 milioni di tonnellate di capacità di produzione di biocarburanti
entro il 2030 e l’opzionalità per la produzione di SAF di oltre 2 milioni di tonnellate
sono confermati. Si prevede che Enilive aumenterà l’EBITDA a €2,5 miliardi entro il
2028 e che più che triplicherà il risultato del 2024, raggiungendo €3 miliardi entro il
2030. Enilive è nella posizione di generare un ROACE superiore al 15%.
Sia per Plenitude che per Enilive si prevede di continuare a ricevere manifestazioni
di interesse, ed è probabile che Eni accoglierà anche per Plenitude, come fatto per
Enilive, investimenti esterni fino a un livello di partecipazione di circa il 30%.
Trasformazione
I cambiamenti nella domanda del mercato dell’energia richiedono, in alcuni casi, una
risposta strutturale nelle attività tradizionali. I cambiamenti che Eni ha apportato, dal 2014,
nella conversione delle proprie raffinerie italiane in bioraffinerie ne costituiscono un esempio.
La Società è ora impegnata nella trasformazione di Versalis, in risposta a un mercato
europeo della petrolchimica profondamente deteriorato. Eni sta cessando le attività relative
allo steam cracking, in difficoltà per lo scenario europeo, e proseguirà nel percorso di
sviluppo di nuove piattaforme di business, come il compounding e i polimeri specializzati, la
biochimica e la circolarità attraverso il riciclo chimico e meccanico.
Il piano di trasformazione di Versalis include anche la realizzazione di nuove iniziative
industriali coerenti con la strategia di Eni, sia nella bioraffinazione che nelle iniziative di
stoccaggio di energia, e potenzialmente anche nei data center e nell’intelligenza artificiale.
Si prevede che Versalis raggiunga un EBIT a break even entro il 2027, un miglioramento
dell’EBIT adjusted di circa €900 milioni entro il 2028 (rispetto al 2024) e una riduzione degli
investimenti di circa €350 milioni rispetto al Piano precedente, che condurrà al pareggio del
FCF entro il 2028 con un ROACE relativo alle nuove piattaforme di business di circa il 10%
entro il 2030.
Strategia Finanziaria
Il modello finanziario di Eni supporta l’attuazione del piano strategico lungo tutto il ciclo dei
business, garantendo resilienza finanziaria e accesso a nuove forme di capitale, generando
creazione di valore e remunerazione agli azionisti.
Si prevedono investimenti, al netto delle operazioni di portafoglio, pari a €7 miliardi
all’anno nel corso del Piano, in linea con lo scorso anno nonostante il significativo
contributo di portafoglio nel 2024, e pur in presenza di inflazione a valere sui costi e
dell’apprezzamento del dollaro. Per il 2025 si prevedono investimenti organici inferiori
a €9 miliardi, e tra €6,5 e €7 miliardi al netto del portafoglio.
Eni prevede che il business crescerà in modo altamente competitivo, che il
CFFO/azione crescerà a un tasso medio annuo del 14% fino al 2028 e continuerà