
(AGENPARL) – mer 26 febbraio 2025 Roma, 26 febbraio 2025 – Il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella ha conferito oggi, durante una cerimonia al Quirinale,
l’onorificenza al merito a Vittoria Tognozzi, socia sopravvissuta
all’Eccidio del Padule di Fucecchio e a Nicolas Marzolino, Consigliere
Nazionale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e
Presidente della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta.
Il riconoscimento motu proprio da parte del Presidente Mattarella ha
unito simbolicamente le vittime civili di guerra di ieri e di oggi,
sottolineando l’importanza della memoria storica e della diffusione di
una cultura di pace.
Le storie di Vittoria e Nicolas, pur separati da 60 anni di distanza
anagrafica, sono però accomunate da un tragico destino: entrambe sono
vittime civili della guerra. Vittoria Tognozzi era una bambina di 9 anni
quando, il 23 agosto 1944, scampò all’Eccidio del Padule di Fucecchio,
perse la madre e le due sorelle e si salvò perché la madre la nascose
tra l’erba alta. Da allora porta la sua testimonianza nelle scuole per
tramandarla alle nuove generazioni.
Nicolas Marzolino, nel 2013, è stato vittima di un ordigno bellico della
Seconda Guerra Mondiale trovato a Novalesa (TO), quando aveva solo 15
anni. L’esplosione gli ha causato la perdita totale della vista e della
mano destra. Nonostante il trauma, Nicolas ha scelto di diventare un
testimone instancabile, sensibilizzando l’opinione pubblica sui rischi
degli ordigni inesplosi e sull’importanza della cultura della pace.
Vittoria e Nicolas hanno trasformato la loro sofferenza in impegno di
testimonianza, promuovendo il principio di umanità e la cultura di
solidarietààche sono alle base della protezione dei civili in contesto
di conflitto.
/”Questo riconoscimento ci rende orgogliosi – /dichiara Michele Vigne
Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra /- e ci
spinge a proseguire, ancora più motivati, nel nostro lavoro quotidiano
di sensibilizzazione e difesa dei diritti delle vittime delle guerre di
ieri e di oggi, forti del senso di umanità che è la condizione primaria
del nostro impegno”./