
(AGENPARL) – lun 17 febbraio 2025 Coldiretti Calabria, vino: no ad etichette allarmistiche e all’aumento della tassazione. Scelte
prive di umanizzazione che non guardano alla realtà! Pronti a scendere in piazza
“Ribadiamo la nostra preoccupazione per quanto riguarda la follia tutta ideologica delle etichette
allarmistiche sul vino che rischiano di danneggiare un settore fondamentale per l’agricoltura
europea e veicolo di cultura nel mondo. Sono scelte senza fondamento scientifico, che non
distinguono tra consumo consapevole e abuso”. Così il presidente di Coldiretti Calabria Franco
Aceto a difesa del settore. Che in Calabria ha il suo potenziale sui vitigni autoctoni a dimostrazione
del ricco patrimonio di biodiversità;19 tra Doc e Igt, una produzione del 75% di vini rossi e rosati
(segmento in crescita) e il 25% di bianchi. Gli addetti compreso l’indotto sono oltre 13 mila, La
superficie vitata è di 11.600 ettari, Bio di 4400 ettari. Il fatturato è di 105 milioni (+4,5%), le
esportazioni 30 milioni (+3%) e la produzione media di 145 mila ettolitri. Proprio pochi giorni fa –
informa Aceto-Coldiretti e Filiera Italia raccogliendo le preoccupazioni dei viticoltori e delle
cantine hanno scritto,, una lettera al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai
commissari alla Coesione e riforme, Raffaele Fitto, all’Agricoltura Cristophe Hansen e alla Salute
Olivér Várhelyi per respingere l’inaccettabile proposta – contenuta nel Documento di lavoro dei
servizi della Commissione (Staff Working Document) -dell’esecutivo comunitario di apporre delle
scritte sulle bottiglie per scoraggiare i consumi, oltre ad aumentare la tassazione. Non è certamente
l’Europa che vogliamo né quella che vogliono le imprese agricole e i consumatori italiani – rincara
Coldiretti – continuano ad essere fatte scelte e norme prive di umanizzazione, dalle etichette
allarmistiche al Nutriscore che spinge gli alimenti ultra formulati, questi sì dannosi per la salute.
Non è ipotizzibile, sottolinea Coldiretti accettare una forma di etichettatura che penalizza un settore
come il vino che invece l’Unione Europea dovrebbe promuovere, mentre si rimanda da anni un
provvedimento fondamentale per la trasparenza e la salute come l’obbligo dell’etichetta d’origine su
tutti gli alimenti. “Ci stiamo opponendo e ci opporremo – aggiunge Aceto – con forza a ogni
proposta che miri a penalizzare un settore così importante, trainante ed in costante innovazione
come quello del vino; la proposta della commissione lascerebbe pensare che non ci voglia davvero
essere una reale tutela del mondo agricolo. Ci auguriamo che non sia così e Coldiretti, come già
annunciato, è pronta e scendere in piazza e chiede che la Commissione Europea elimini dal proprio
documento di lavoro e non includa nel futuro Piano europeo di lotta contro il cancro, l’introduzione
di etichette sanitarie allarmistiche e fuorvianti come anche l’ipotesi di nuove tassazioni
ingiustificate sul vino anche perché, l’ininterrotta evoluzione dei sistemi agroalimentari ed
enogastronomici calabresi vanno verso il concetto di Dieta Mediterranea riconosciuta da qualche
anno come patrimonio immateriale dell’Unesco.