
(AGENPARL) – ven 14 febbraio 2025 Condhotel, la Sindaca Franca Foronchi muove il primo fondamentale passo per avviare il processo di trasformazione e riqualificazione delle strutture ricettive di Cattolica.
“Porteremo l’argomento nel prossimo consiglio comunale – annuncia la prima cittadina – per discutere sul recepimento della legge regionale 3 del 2019 che disciplina l’avvio dei Condhotel. Con questo strumento puntiamo a raggiungere alcuni obiettivi strategici per la nostra città. Primo fra tutti, la riqualificazione dei nostri alberghi. I Condhotel, che prevedono la coesistenza di camere e appartamenti, rappresentano una diversificazione con cui rafforzare l’offerta turistica. Mirano a garantire la continuità delle strutture alberghiere, ma nello stesso tempo le rigenerano permettendo di realizzare una quota di appartamenti”.
“Questa operazione – continua la Sindaca Foronchi – è propedeutica al Piano Urbanistico Generale (Pug) con il quale sarà previsto che strutture alberghiere dismesse dovranno convenzionarsi con altri hotel per liberare spazi a mare della ferrovia. Si prevederanno premialiatà di cubature per accorpamenti di alberghi dismessi e non, che liberino spazi da destinarsi a giardini, parcheggi o luoghi ricreativi. Con il via libera ai Condhotel apriamo la strada anche ad investimenti da parte di imprenditori turistici intenzionati a puntare su Cattolica”.
La prima cittadina ha già incontrato i tecnici che operano nella nostra città e “hanno mostrato grande interesse per questo strumento – conclude la Sindaca -. Mi preme evidenziare che possono usufruire del Condhotel tutte le strutture ricettive esistenti nel nostro Comune, con vincolo alberghiero”.
I Condhotel sono caratterizzati dall’apertura annuale dell’attività recettiva. Gli appartamenti possono occupare fino a un massimo del 40 per cento dell’unità immobiliare mentre le camere per gli ospiti dell’hotel dovranno essere minimo 7. La coesistenza di camere e unità immobiliari abitative deve avvenire o nello stesso immobile oppure deve essere inserita in un contesto unitario, collocato nel medesimo comune. Camere e appartamenti devono avere una distanza che non sia superiore a 200 metri lineari dall’edificio alberghiero in cui si esegue il ricevimento. Altri requisiti richiesti sono l’esistenza di una portineria unica e la gestione unitaria e integrata dei servizi dell’esercizio alberghiero estesi alle unità residenziali come ad esempio piscina, palestra, spa. In seguito agli interventi di riqualificazione le nuove strutture ricettive dovranno incrementare la propria classificazione arrivando ad un minimo di 3 stelle.