
Il Messico ha registrato una contrazione economica per la prima volta in tre anni, con una rilasciata dello 0,6% del prodotto interno lordo (PIL) nel quarto trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato, reso noto dall’agenzia nazionale di statistica INEGI in una stima preliminare, ha sorpreso gli analisti, che si aspettavano un calo più contenuto dello 0,2%.
La contrazione è stata principalmente attribuita a un significativo calo del settore primario, che comprende agricoltura, pesca e attività minerarie. In particolare, il settore primario ha visto un calo del 8,9% rispetto al trimestre precedente. Anche il settore delle attività secondarie, che comprende l’industria manifatturiera, ha subito una riduzione dell’1,2%.
Nonostante il rallentamento registrato nel quarto trimestre, l’economia messicana ha registrato una crescita annua dell’1,3% nel 2024 rispetto all’anno precedente, confermando una performance positiva nel lungo periodo, anche se inferiore rispetto agli anni precedenti.
Il calo economico si inserisce in un contesto di incertezze politiche e commerciali, in particolare in relazione alle crescenti minacce tariffarie da parte degli Stati Uniti, dopo l’insediamento dell’ex presidente Donald Trump. Le previsioni relative all’adozione di misure tariffarie più severe avevano sollevato preoccupazioni tra gli operatori economici messicani.
La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha dichiarato di essere fiduciosa che il Paese possa evitare l’introduzione di queste misure. “Non considerare che accadrà e, se dovesse accadere, abbiamo un piano”, ha affermato Sheinbaum, cercando di rassicurare i cittadini e il mercato sul futuro economico della nazione.
In un contesto globale di incertezze economiche e politiche, il Messico dovrà affrontare sfide significative per mantenere la sua crescita economica, ma la resilienza del Paese e le sue politiche interne potrebbero rivelarsi determinanti per superare le difficoltà.
