
(AGENPARL) – mer 29 gennaio 2025 (ACON) Trieste, 29 gen – “Il Piano della rete oncologica
regionale del Friuli Venezia Giulia ? un documento
importantissimo: tanto per quanto riguarda l’organizzazione delle
strutture, tanto e soprattutto per quanto concerne la salute dei
pazienti. La durata e la qualit? della vita di cittadine e
cittadini, dopo una malaugurata diagnosi di tumore, ? infatti
strettamente dipendente da tutti i progressi garantiti dai
trattamenti ma, al tempo stesso, anche da un insieme di fattori
quali la prevenzione, la diagnosi precoce, la terapia, la
riabilitazione e l’assistenza”. Lo rimarca in una nota la
consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle),
riprendendo l’intervento espresso in III Commissione in merito al
Piano della rete oncologica regionale 2025-27.
“Esistono, tuttavia, esplicite differenze in termini di incidenza
tumorale sul nostro territorio – aggiunge la Capozzi – che
inducono a fare degli approfondimenti. Si tratta certamente di un
Piano importantissimo e atteso da molti anni, ma la sensazione
che ho avuto e che continuo ad avere, anche a seguito dello
stralcio dal quale si evince l’organizzazione della chirurgia
oncologica, ? che a prevalere sia stato il campanilismo politico,
piuttosto che le scelte tecniche”.
“Il documento, in prima battuta stilato dai tecnici, era stato
poi ritirato – precisa la pentastellata – sotto la spinta delle
pressioni politiche. Oggi, infine, ci ? stato chiesto di votare
un testo monco di un passaggio importante, bench? accompagnato
dalla garanzia che sar? successivamente integrato con le
valutazioni dei professionisti, le stesse che avevano portato
all’elaborato iniziale”.
“Il rischio e il timore che abbiamo paventato – sottolinea la
rappresentante del M5S – ? che ulteriori spinte vengano allo
scoperto e che, in questo modo, il Piano finisca per essere un
orto da difendere, piuttosto che costituire la risposta tanto
attesa e tanto dovuta alla popolazione. Abbiamo perci? auspicato
la stesura di un Piano condiviso in primis dai professionisti e
basato soprattutto su scelte coerenti. Questo in maniera tale da
creare una rete armonica tra le diverse sedi presenti nella
nostra regione e, per non dare vita a pericolose
contrapposizioni, come sta accadendo e come ? emerso anche in
sede di Cal, davanti al voto contrario espresso da alcuni
territori come Gorizia e Mossa, capaci di indebolire il sistema
stesso a danno dei numerosi cittadini per i quali le cure
appaiono vitali”.
“Il nostro voto, pertanto, non poteva che essere contrario.
Avremmo infatti preferito – conclude la consigliera Capozzi – che
non si decidesse oggi. Sarebbe stato altres? necessario e
prezioso un ulteriore rinvio della votazione e, in seguito, poter
contare su una nuova opportunit? per valutare un progetto
finalmente completo, una volta definita anche la distribuzione
dell’organizzazione chirurgica, la cui tabella costituisce un
passaggio significativo”.
ACON/COM/rcm
292024 GEN 25