
(AGENPARL) – lun 20 gennaio 2025 Per il consigliere Fabrizio Ricci (Avs) opportuno raccogliere “l’appello
delle organizzazioni sindacali delle pensionate e dei pensionati umbri a
riaprire un confronto su questi temi, totalmente mancato negli ultimi anni”
(Acs) Perugia, 20 gennaio 2025 – “Il tema della non autosufficienza e
quello, strettamente collegato, del lavoro di cura sono questioni decisive
per il presente e per il futuro dell’Umbria, ma non vanno interpretate solo
come problemi, quanto come opportunità di sviluppo e di contrasto allo
spopolamento. Vogliamo pensare a una regione accogliente e solidale con le
persone non autosufficienti e disabili, in grado di attrarre nuove cittadine
e cittadini, anche in età avanzata, grazie ad un sistema di welfare pubblico
e di assistenza innovativo, qualificando il lavoro di cura e il contributo
del terzo settore”. Lo afferma Fabrizio Ricci, capogruppo di Alleanza Verdi
e Sinistra all’Assemblea legislativa dell’Umbria.
“Va colto positivamente, dunque, l’appello delle organizzazioni sindacali
delle pensionate e dei pensionati umbri – auspica Ricci – a riaprire un
confronto su questi temi, totalmente mancato negli ultimi anni. D’altronde,
nelle linee programmatiche presentate la scorsa settimana dalla presidente
Stefania Proietti, c’è un impegno forte a favorire l’autonomia possibile per
le persone non autosufficienti, insieme ad iniziative di sostegno e
qualificazione per l’assistenza domiciliare, attraverso lo sviluppo di
interventi integrati e un potenziamento delle residenze protette, oggi
sottodimensionate e con liste di attesa colpevolmente troppo lunghe”.
“Sappiamo che in Umbria, a fronte di un tasso di invecchiamento tra i più
alti del Paese, l’aspettativa di vita in buona salute per gli over 65 è
molto bassa. È qui – conclude Fabrizio Ricci – che bisogna cercare di
incidere, migliorando la qualità di vita di questa fetta così importante
della nostra popolazione, attraverso politiche innovative di invecchiamento
attivo, strategie di sorveglianza epidemiologica, presupposto di
un’assistenza (e medicina) di iniziativa, e una vera integrazione tra
assistenza sociale e sanitaria, territoriale e domiciliare”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79530