
Google ha annunciato di aver versato 100 milioni di dollari canadesi (circa 69 milioni di dollari americani) per ottenere il diritto di utilizzare contenuti di notizie provenienti da organi di informazione canadesi sulla propria piattaforma. Questa decisione rappresenta un passo importante nella lotta per equilibrare i rapporti economici tra le grandi aziende tecnologiche ei media tradizionali, messa in moto dall’ Online News Act .
La svolta dell’Online News Act
L’Online News Act, approvato dal governo canadese, ha imposto alle aziende tecnologiche come Google e Meta di compensare le agenzie di stampa per l’utilizzo dei loro contenuti, colmando un vuoto economico che aveva visto il trasferimento delle entrate pubblicitarie dalle redazioni giornalistiche alle piattaforme digitali.
Mentre Meta ha scelto di rifiutare l’accordo, bloccando la condivisione di notizie canadesi su Facebook e Instagram, Google ha deciso di rispettare le nuove regole, raggiungendo un accordo con il Canadian Journalism Collective (CJC) per il pagamento della somma.
La ripartizione dei fondi
Secondo i termini dell’intesa, il 30% dei 100 milioni di dollari sarà destinato alle emittenti televisive, mentre il resto sarà suddiviso tra gli editori di notizie. L’organizzazione senza scopo di lucro CJC si occuperà di distribuire i fondi tra le agenzie di stampa canadesi, garantendo che il denaro raggiunga chi ne ha più bisogno.
Gli editori riceveranno circa 13.798 dollari canadesi per ogni giornalista impiegato , mentre le piccole testate, sia digitali che cartacee, riceveranno 17.000 dollari per ogni giornalista a tempo pieno .
Un’opportunità per il giornalismo canadese
Paul Deegan, presidente di News Media Canada, ha accolto favorevolmente l’accordo, sottolineando come i finanziamenti possano rafforzare il flusso di cassa delle redazioni e migliorare la qualità della copertura giornalistica. “Questo denaro consentirà ai media di produrre contenuti basati sui fatti e verificati, offrendo ai cittadini una copertura di qualità delle nostre istituzioni democratiche”, ha dichiarato.
L’accordo non solo garantisce un’iniezione di liquidità per le redazioni, ma offre a Google un accesso esclusivo per cinque anni a contenuti verificati e di alta qualità, evitando le sanzioni previste dall’Online News Act.
Le sfide future
Nonostante il successo dell’accordo con Google, il rifiuto di Meta di partecipare all’iniziativa rappresenta un punto critico. La scelta di bloccare i contenuti di notizie canadesi sulle sue piattaforme dimostra la resistenza delle big tech nel modificare i loro modelli di business per adeguarsi alle normative locali.
Tuttavia, il pagamento di Google segna un precedente significativo nella battaglia globale per costringere le grandi aziende tecnologiche a compensare equamente il lavoro dei giornalisti e delle redazioni, creando una nuova speranza per la sostenibilità del giornalismo indipendente.
Con l’applicazione dell’Online News Act e l’impegno del governo federale, il Canada potrebbe diventare un esempio per altre nazioni che cercano di regolamentare le big tech e proteggerle