
Secondo indiscrezioni riportate dal Times di Londra, il primo ministro Sir Keir Starmer nominerà Lord Peter Mandelson, veterano politico laburista e figura chiave dell’era Blair, come nuovo ambasciatore britannico negli Stati Uniti. Mandelson, soprannominato il “Principe delle Tenebre” per il suo ruolo di abile strategia politica, subentrerà all’attuale ambasciatrice Dame Karen Pierce a gennaio.
Questa nomina rappresenta un cambiamento significativo, essendo la prima volta in quasi mezzo secolo che una figura politica, anziché un diplomatico di carriera, viene scelta per questo incarico di rilievo. La decisione sottolinea l’importanza della relazione bilaterale tra Londra e Washington, specialmente alla luce del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Un passato politico e un incarico cruciale
Lord Mandelson, 71 anni, ha ricoperto diversi ruoli ministeriali nei governi di Tony Blair e Gordon Brown, oltre ad essere stato commissario europeo per il commercio. Quest’ultima esperienza è stata citata come determinante nella sua selezione, data la priorità che la nuova amministrazione Trump intende dare al commercio e alle tariffe.
Un funzionario governativo ha dichiarato alla BBC: “Stiamo inviando qualcuno vicino al primo ministro con un’esperienza politica e di policy senza pari, in particolare sulla questione cruciale del commercio. È il candidato ideale per rappresentare gli interessi economici e di sicurezza del Regno Unito negli Stati Uniti.”
Tensioni pregresse con l’amministrazione Trump
Nonostante il presidente eletto Trump abbia sempre sottolineato l’importanza della “relazione speciale” tra Stati Uniti e Regno Unito, il contesto attuale è segnato da tensione. Alti esponenti del governo laburista, tra cui il ministro degli Esteri David Lammy, hanno in passato criticato duramente Trump, con commenti definiti “indigesti” da Washington.
Lammy, che aveva descritto Trump come un “sociopatico simpatizzante neonazista” e un “tiranno con il parrucchino” , non si è ancora scusato, nonostante i tentativi di distensione con i repubblicani americani. Queste dichiarazioni, insieme alla campagna elettorale svolta dai laburisti a favore della candidata democratica Kamala Harris, hanno ulteriormente esacerbato i rapporti, portando la campagna di Trump a presentare una denuncia alla Federal Election Commission per presunti contributi stranieri illegali.
Le sfide di Mandelson come ambasciatore
La nomina di Mandelson arriva in un momento delicato. Il nuovo ambasciatore dovrà gestire le relazioni non solo con l’amministrazione Trump ma anche con figure di spicco come Elon Musk, considerato un alleato chiave di Trump. Mandelson si è già espresso a favore di una strategia di riconciliazione, suggerendo persino di sfruttare il rapporto tra Trump e Nigel Farage, leader del Reform UK, per rafforzare i legami bilaterali.
Commentando questa possibilità, Mandelson ha dichiarato: “Non puoi ignorarlo, è un membro eletto del parlamento. È una figura pubblica. È una testa di ponte, sia per il presidente Trump che per Elon Musk e altri… L’interesse nazionale è servito in tutti i tipi di modi strani e meravigliosi.”
Una mossa audace per una nuova era delle relazioni anglo-americane
La nomina di Mandelson segna un cambio di rotta nel modo in cui il Regno Unito intende affrontare la politica estera con gli Stati Uniti. Se da un lato la sua esperienza politica e diplomatica è innegabile, dall’altro il suo passato controverso e le tensioni esistenti tra Londra e Washington potrebbero complicare il suo mandato.
Con una politica commerciale al centro della relazione bilaterale e le sfide legate a divergenze politiche e diplomatiche, Mandelson avrà il compito arduo di rappresentare gli interessi britannici nel cuore del potere statunitense, in un contesto globale sempre più frammentato.