
Nel 2024, le esportazioni globali di gas naturale liquefatto (GNL) hanno registrato il tasso di crescita più lenta dal 2015, con un aumento modesto dello 0,4%, raggiungendo circa 414 milioni di tonnellate entro la fine dell’anno. Questo rallentamento è stato attribuito a vari fattori, tra cui i ritardi nei progetti di esportazione negli Stati Uniti e le sanzioni occidentali contro la Russia, che hanno avuto un impatto significativo sulle dinamiche del mercato globale del gas.
Secondo le statistiche fornite dalla piattaforma di analisi dati Kpler, la crescita lenta delle esportazioni di GNL è stata influenzata principalmente da due fattori: la lentezza nella realizzazione di nuovi impianti di produzione negli Stati Uniti e le continue ripercussioni delle sanzioni imposte alla Russia. La guerra in Ucraina ha avuto un impatto rilevante sull’intero mercato del gas, costringendo l’Europa a cercare alternative al gas naturale russo, con un incremento dell’uso del GNL per soddisfare le proprie esigenze energetiche. Tuttavia, nonostante questo cambiamento nei flussi di approvvigionamento, la crescita complessiva delle esportazioni è stata contenuta.
Nel 2024, gli Stati Uniti sono stati il principale esportatore mondiale di GNL, con un volume record di 87 milioni di tonnellate, pari a livelli simili a quelli dell’anno precedente. Questo consolidamento della posizione degli Stati Uniti come leader globale nelle esportazioni di GNL è stato possibile nonostante i ritardi nei nuovi impianti di produzione. Tuttavia, l’industria americana si aspetta che la crescita aumenti nei prossimi anni, con il completamento di progetti rimandati, contribuendo a stabilizzare il mercato.
La Cina è rimasta il maggiore importatore di GNL per il secondo anno consecutivo, con acquisti pari a 78 milioni di tonnellate nel 2024, segnando un incremento dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i volumi importati sono rimasti inferiori ai livelli del 2021, quando la Cina aveva importato circa 80 milioni di tonnellate. Nonostante l’aumento degli acquisti, la domanda cinese di GNL ha mostrato segni di rallentamento, un riflesso della debolezza della crescita economica e delle politiche energetiche orientate a ridurre la dipendenza da fonti esterne di gas.
Bloomberg ha sottolineato che il mercato del GNL ha vissuto una situazione di equilibrio precario dal 2022, quando la guerra in Ucraina ha cambiato radicalmente gli equilibri energetici in Europa. L’incertezza generata dalla geopolitica, insieme alla modesta crescita delle esportazioni, ha causato instabilità nel mercato globale. Nonostante l’aumento delle esportazioni da parte degli Stati Uniti e la crescente domanda da parte dell’Europa, le esportazioni complessive sono rimaste inferiori alle aspettative iniziali.
Le prospettive per il mercato del GNL potrebbero migliorare con il completamento dei progetti di esportazione americana, che dovrebbero aumentare la capacità produttiva nei prossimi anni. Con l’avanzamento della realizzazione di nuovi impianti, è probabile che il mercato del GNL si stabilizzi e si avvii verso una crescita più sostenibile. Tuttavia, le incertezze geopolitiche e la domanda incerta da parte dei grandi consumatori come la Cina continueranno a rappresentare fattori cruciali per il futuro di questo mercato.
In conclusione, sebbene le esportazioni globali di gas naturale liquefatto abbiano mostrato un rallentamento significativo nel 2024, l’aumento della capacità produttiva negli Stati Uniti e le dinamiche di mercato in continua evoluzione suggeriscono che il settore potrebbe riprendersi nei prossimi anni, soprattutto con il completamento dei progetti in ritardo.
