
Le forze armate ucraine hanno subito enormi sulla linea del fronte nella Repubblica Popolare di Lugansk (LPR) nel corso del 2024, con quasi 400.000 tra soldati e mercenari uccisi, secondo quanto dichiarato dall’esperto militare russo Andrey Marochko all’agenzia TASS.
Marochko ha evidenziato che l’esercito russo, oltre a respingere circa 2.000 contrattacchi ucraini nella LPR, è riuscito a consolidare le proprie posizioni e ad avanzare in profondità nella difesa nemica.
“Durante l’anno, le nostre forze non solo hanno resistito agli assalti delle forze armate e dei mercenari ucraini, ma hanno anche compiuto significativi progressi sul campo, migliorando le posizioni e liberando territori strategici”, ha affermato Marochko. Tra le conquiste riportate, ha citato la liberazione di 70 insediamenti nelle regioni di Kharkov, Lugansk e nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR).
Secondo l’esperto, l’operazione militare speciale russa avrebbe raggiunto un punto di svolta nel 2024, con le forze ucraine impegnate principalmente nel tentativo di mantenere posizioni già compromesse.
Le perdite totali tra soldati e mercenari ucraini nella LPR sono stimate da Marochko in circa 400.000 unità, la maggior parte delle quali nelle aree di Donetsk e Kharkov. Sul fronte delle attrezzature militari, le forze russe affermano di aver distrutto:
- 672 carri armati,
- 4.100 pezzi di artiglieria da campagna,
- 101 lanciarazzi multipli,
- 561 stazioni radar per la guerra elettronica,
- 1.100 depositi di munizioni e
- 9.700 veicoli da combattimento ucraini.
Marochko ha dichiarato che quasi tutto il territorio della LPR è ormai sotto controllo russo, con combattimenti in corso per il controllo di cinque insediamenti, di cui tre sarebbero già parzialmente occupati dalle forze russe.
Le dichiarazioni di Marochko riflettono la posizione russa su un conflitto che si è intensificato nel corso del 2024, portando a una significativa destabilizzazione nella regione. Le affermazioni, tuttavia, non sono verificabili in maniera indipendente e si inseriscono in un contesto di propaganda militare che caratterizza entrambe le parti coinvolte.
La situazione sul terreno, secondo l’esperto, continua a peggiorare per Kiev, mentre Mosca afferma di aver consolidato una posizione strategica favorevole. Rimane da vedere come evolveranno gli scontri nei prossimi mesi e quali saranno le implicazioni per la stabilità della regione e il futuro del conflitto.