
(AGENPARL) – mer 11 dicembre 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 11/12/2024, ore 13:00
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Discussione generale sulla manovra di bilancio -4
**L’intervento nella discussione generale sulla manovra di bilancio di F. Ploner. I lavori riprendono alle 14.30.**
Intervenendo in tarda mattinata, nell’aula del Consiglio provinciale, nell’ambito della trattazione del bilancio provinciale 2025, Franz Ploner (Team K) ha sottolineato che i fondi del bilancio vanno spesi in maniera equa ed equilibrata per tutte le fasce della popolazione. Ha poi fatto riferimento alle recenti indagini giudiziarie, che scuotono l’Alto Adige nelle proprie fondamenta morali e politiche, coinvolgendo anche economia e giornalismo, e contribuiscono a far perdere ulteriore fiducia da parte della popolazione. È necessario affrontare in Consiglio la discussione in merito, per difendere la democrazia, unico sistema politico che garantisce libertà: lo si deve ai cittadini, cui va il merito del bilancio record, insieme alle imprese; ma quando c’è molto denaro in ballo, il comportamento morale dei singoli protagonisti può modificarsi – Magnago aveva messo in guardia su questo. È spaventoso che perfino le leggi vengano adattate per favorire certi soggetti, che gli interessi pubblici siano sempre più sacrificati a quelli privati. Bisogna tenere sempre al centro il bene comune, ci vuole anche una distanza fisica da certe figure private, altrimenti si aprono sempre più crepe nel tessuto sociale. Il bilancio provinciale è il più grande nella storia dell’Alto Adige e si basa sulla forza economica della provincia; sostenibilità, biodiversità, crisi climatica, efficienza energetica, solidarietà, qualità piuttosto che quantità sono i termini usati da Kompatscher nel suo discorso, senza però entrare nello specifico. Ci si trova in un momento di svolta, ma manca una visione per il futuro: bisogna riformare le cose in profondità. Gli eventi della pandemia non sono ancora stati affrontati, nonostante questo fosse previsto nell’accordo di coalizione: questo potrebbe contribuire alla pace sociale. La fiducia dei cittadini ha sofferto molto negli anni della pandemia, della crisi energetica, dell’inflazione: essa va alimentata perché non è cieca, e il disincanto si riflette a ogni elezione. Il presidente della Provincia è responsabile del fatto che gli ingenti fondi siano utilizzati in maniera equilibrata, a favore di tutte le fasce della popolazione, che in primis chiedono di intervenire sul problema della carenza di alloggi, l’inflazione, l’aumento della povertà in età avanzata, l’aggravarsi della crisi climatica, la sostenibilità, la salute e l’equilibrio sociale. Sono necessarie riforme per impostare la giusta rotta. Kompatscher si è appellato ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, ma alle parole devono seguire i fatti: è importante che le decisioni politiche vengano prese in modo ponderato, considerando anche che la stragrande maggioranza della popolazione si è assunta le proprie responsabilità e agisce in maniera solidale. Ora la responsabilità di approvazione del bilancio è del Consiglio, le risorse finanziarie vanno distribuite a garanzia di uno stato sociale equilibrato. La pandemia ha rilevato le carenze nel settore sociale e di assistenza: esso va rafforzato, in primis attirando personale ed evitando ulteriore dimissioni; ci vuole un adeguamento della pianta organica, soprattutto se si prevede il “locked in”. In quanto ai giovani, è decisivo investire nella formazione e nell’istruzione accessibili a tutti, base per una vita determinata e di successo: non vanno dimenticate le rinunce dei giovani durante la pandemia per proteggere gli anziani, e a questo scopo va garantito un sostegno psicologico a bassa soglia. Il settore della sanità occupa solo una pagina nel discorso del presidente: avere a disposizione 1,8 mld non dice però nulla sulla qualità dei servizi – mancano riforme coraggiose e soluzioni a lungo termine, e nel frattempo si lascia scadere il Piano sanitario provinciale. I servizi sanitari e sociali devono essere più interconnessi, e bisogna ascoltare il personale, che va liberato dagli oneri amministrativi; ci si augura che l’anno prossimo siano finalmente erogati gli aumenti, ma ancora più importante è garantire prospettive, soprattutto ai giovani che rientrano con determinate qualifiche. Bisogna pensare anche a chi assiste a casa una persona non autosufficiente, così come ad avvicinare alle persone i servizi medici – va rivisto il sistema del CUP anche per ridurre i tempi d’attesa. La carenza di personale è in continuo aumento, anche per i pensionamenti: l’assessore come pensa di garantire un’assistenza medica sufficiente in periferia? Cosa si fa per ridurre i tempi di attesa, quando si rinnoverà il Piano sanitario? Se si riducono gli orari di lavoro c’è bisogno di più personale, ridotto anche per via delle sospensioni, così come per le case di comunità – ancora una volta si investe solo nell’hardware. C’è bisogno di personale che comunichi nella lingua madre: i posti di lavoro vanno resi più attraenti assicurando gli alloggi, anche se ci sono dubbi sull’opportunità di un programma edilizio a sé stante. Il bilancio sanitario della Provincia di Trento è inferiore a quello di Bolzano, tuttavia in termini di servizi forniti essa è migliore; in quanto alla digitalizzazione nella sanità, Ploner ha chiesto chiarimenti in merito, nonché quali sono i risultati dei mezzi messi a disposizione dal 2010 al 2022, visto che manca ancora un sistema informatico standardizzato. La pandemia ha dimostrato l’importanza dell’assistenza sanitaria in loco e degli ospedali periferici; serve anche un numero sufficiente di letti in terapia intensiva e personale necessario; gli ospedali vanno resi più resilienti alle crisi. Nessuno vuole criticare il servizio sanitario, ma senza Piano e obiettivo non navigherà verso un posto sicuro. Kompatscher deve utilizzare lo spazio di manovra del suo ultimo mandato, che in quanto tale lo vede libero da vincoli politici: deve dimostrare coraggio, ponendo un freno a sviluppi di abuso e promuovendo trasparenza e benessere di tutti. Hannah Arendt ha detto che la politica deve essere uno spazio pubblico tra cittadini uguali: “Ritroviamoci sulla base di questi criteri”, ha concluso Ploner, invitando infine a una rielaborazione trasparente del caso Benko/Hager.
I lavori riprendono alle 14.30.
**MC**
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