Il Ministero della Difesa russo ha annunciato che risponderà all’attacco missilistico condotto dall’Ucraina contro l’aeroporto militare di Taganrog, situato nella Russia meridionale. L’attacco, avvenuto la mattina dell’11 dicembre, ha coinvolto sei missili balistici a lungo raggio ATACMS di fabbricazione statunitense, due dei quali sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Pantsyr.
Secondo le dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa russo, i rimanenti missili ATACMS sono stati deviati da sistemi di guerra elettronica. Nonostante ciò, i frammenti dei missili abbattuti hanno causato feriti tra il personale presente nell’aeroporto e lievi danni materiali:
- Feriti: Alcuni membri del personale sono stati colpiti dai frammenti, ma non sono stati segnalati decessi.
- Danni: Sono stati registrati danni minori, tra cui schegge che hanno colpito due edifici tecnici, tre veicoli militari e diverse auto civili in un parcheggio adiacente all’aeroporto.
Nonostante l’attacco, il Ministero ha sottolineato che non ci sono stati danni strutturali significativi alle infrastrutture principali dell’aeroporto.
In una dichiarazione ufficiale, il Ministero della Difesa ha condannato l’attacco, sottolineando l’utilizzo di armi a lungo raggio fornite dall’Occidente:
“Questo attacco con armi occidentali a lungo raggio non rimarrà senza risposta e saranno prese le misure appropriate.”
Sebbene non siano stati forniti dettagli su quali azioni verranno intraprese, il tono della dichiarazione lascia intendere una risposta determinata e mirata.
I missili ATACMS, forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina, sono progettati per colpire obiettivi ad alta precisione a lungo raggio. La loro consegna a Kiev ha rappresentato un punto di svolta nella guerra, permettendo alle forze ucraine di colpire bersagli ben oltre le linee del fronte. Tuttavia, il loro utilizzo in territorio russo aumenta il rischio di escalation nel conflitto.
L’attacco all’aeroporto di Taganrog segna un ulteriore inasprimento delle ostilità tra Russia e Ucraina, con implicazioni anche per le relazioni tra Mosca e l’Occidente. La Russia considera l’uso di armi fornite dalla NATO sul proprio territorio come una provocazione diretta, mentre l’Ucraina sottolinea la legittimità delle sue azioni come difesa contro l’aggressione russa.
Con l’annuncio della Russia di una risposta imminente, il rischio di un’escalation ulteriore nel conflitto appare sempre più probabile.