
(AGENPARL) – mar 10 dicembre 2024 Siria: Perego, seguiamo evolversi situazione, geografia regione sta cambiando
“Il nostro interesse primario è la stabilizzazione del Medio Oriente. In una regione che già vive una situazione complessa con il conflitto tra Israele e Libano e un conflitto interno tra Israele e Palestina si è aperta un’altra tensione in Siria. Certamente guardiamo con estrema attenzione l’evolversi della situazione, che ha visto la presa di potere di questo gruppo di matrice salafita già affiliato ad Al Qaeda – anche se poi Al Jolani ha disconosciuto la sua appartenenza a quel gruppo terroristico – e la fine del regime di Assad”. Lo ha detto Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa, intervenendo a Radio Anch’io. “Cambiano anche gli equilibri rispetto agli attori internazionali – ha proseguito – con il ridimensionamento della Russia e dell’Iran. Il porto di Tartus è la porta della Federazione Russa non soltanto sul Mediterraneo, ma anche per la Libia e più in generale l’Africa, dove c’è stata, attraverso la Wagner, una penetrazione russa molto forte. Si registra anche l’indebolimento significativo dell’Iran e delle sue proxy, in particolare di Hezbollah. Sta cambiando la geografia della regione, a vantaggio sicuramente della Turchia. Fa specie che tutto sia accaduto in così poco tempo”. Il Sottosegretario ha poi aggiunto: “se analizziamo i flussi migratori fino ad oggi, circa 70.000 persone che hanno raggiunto l’Italia, il secondo paese dopo il Bangladesh è proprio la Siria, con circa 13.000 immigrati: certamente una parte potrebbe tornare in Siria, ma potrebbe esserci anche un contro-flusso migratorio. È un paese che ha bisogno di circa 1000 miliardi per la ricostruzione: quindi serve un grande piano Marshall, l’Italia e l’Unione Europea in questo possono giocare un ruolo fondamentale”, ha concluso.
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