
(AGENPARL) – gio 05 dicembre 2024 OLTRE DUEMILA OSPITI PER IL 40ESIMO CONCERTO DI NATALENATALIE IMBRUGLIA E JACK SAVORETTI ALLE OGR
L’evento organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torinopartecipa attivamente alla raccolta fondi per le iniziative del Fondo Musy.Graffino: “L’imprenditorialità è motore di cambiamento: servono coraggio e visione”
Torino, 5 dicembre 2024
Un grande evento di solidarietà e musica ha segnato il 40° Concerto di Natale del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino, tenutosi ieri sera alle OGR di Torino con la partecipazione di due artisti di fama internazionale come Natalie Imbruglia e Jack Savoretti.
Il concerto non è stato solo un’occasione di intrattenimento, ma come da tradizione ha avuto una componente sociale. Se nel 1982 il concerto nacque per sostenere l’Orchestra Sinfonica della Rai, quest’anno, proseguendo le attività avviate nel 2023, il Gruppo Giovani Imprenditori ha scelto di raccogliere fondi per il Fondo Musy, che si impegna a favorire il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro. Il concerto inoltre ha segnato anche il completamento dell’anno di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024, un periodo ricco di eventi e iniziative che hanno raccontato le storie e le sfide dell’imprenditoria, coinvolgendo oltre 75.000 persone in 130 eventi.
“Con questo ultimo grande evento si conclude Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024. E traendo un primo bilancio, possiamo dire che è più vero che mai che ‘cultura è impresa e l’impresa è cultura’ – commenta il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay – questa è stata la visione grazie a cui abbiamo coinvolto una molteplicità di soggetti, tra cui 650 speaker che ci hanno così permesso di generare 140mila pagine web sul tema. Da questo grande sforzo, è emerso un messaggio chiaro che, sono sicuro, sarà raccolto e rafforzato anche nel 2025 dai colleghi dell’Unione Industriali Napoli, cui abbiamo passato il testimone. Ovvero che accomunare cultura e imprenditoria è non solo possibile, ma essenziale per attrarre talenti e generare creatività e innovazione realmente inclusive”.
In apertura della serata, la Presidente dei Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino, Barbara Graffino, ha condiviso un discorso che ha toccato temi cruciali per il futuro dell’imprenditoria e della società. Graffino ha citato il volume Una politica per l’industria sottolineando la necessità di considerare i valori sociali e civili come centrali nell’operato dell’impresa. Questo messaggio di impegno e responsabilità è il fil rouge che lega la storia del Gruppo Giovani Imprenditori, nato proprio a Torino nel 1968.
“Viviamo in un mondo complesso e incerto, attraversato da sfide enormi: guerre, nazionalismi in ascesa, trasformazioni tecnologiche e demografiche. In questo contesto, l’imprenditore è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale, mettendo a frutto la propria creatività, capacità di risolvere problemi, e la propensione al rischio” ha affermato Barbara Graffino, enfatizzando l’importanza di promuovere una cultura dell’imprenditorialità, soprattutto tra i giovani. “Oggi, più che mai, essere imprenditore è una scelta possibile per chi ha voglia di mettersi in gioco”, aggiunge.
La Presidente ha poi sottolineato la necessità di dare impulso a nuovi imprenditori e nuove imprese, ribadendo l’importanza di supportare la scuola, le startup e le aziende affinché possano crescere e affrontare le sfide future con competenza e innovazione. In tale ottica, il Gruppo Giovani Imprenditori ha deciso di donare l’opera TOH di Nicola Russo all’Università di Torino, un simbolo di ispirazione per le nuove generazioni, che rappresenta il toro, emblema di Torino, che sfida il futuro.
Il progetto di inclusione sociale legato al Fondo Musy è ancora in corso e ad inizio 2025 verranno presentati i risultati, ma è già un modello di come impresa e inclusione sociale possano essere messe in sinergia per un futuro migliore. “Sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto e della straordinaria collaborazione con le aziende, il Fondo Musy, l’Ufficio Pio della Fondazione Compagnia di San Paolo, il carcere e la magistratura di sorveglianza. Questo progetto è diventato un esempio di come si possano conciliare crescita economica e inclusione sociale” ha concluso Graffino.