
(AGENPARL) – lun 02 dicembre 2024 *Sopralluogo carcere Turi, Scatigna (FdI): “La Regione Puglia deve
garantire cure ai detenuti. Un atto necessario anche per tutelare il lavoro
degli agenti di Polizia Penitenziaria”*
“Stipulare un accordo che preveda l’ingresso di specialisti che, su base
volontaria, possano prendersi cura dei detenuti all’interno della casa di
reclusione di Turi”. E’ quanto si prefigge il consigliere regionale di
Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna, che annuncia: “Sarà mia premura, già
nelle prossime ore, coinvolgere l’assessorato regionale alla Sanità
affinché si possa iniziare a dare risposte concrete a una vera e propria
emergenza che attanaglia le nostre carceri”. Il sopralluogo del consigliere
regionale meloniano svoltosi stamane nella struttura in provincia di Bari è
avvenuto alla presenza della direttrice, Nicoletta Siliberti; del dirigente
comandante Luigi Tarulli e dell’ispettore Gaetano De Michele: “che
ringrazio per la loro disponibilità e professionalità – sottolinea Scatigna
– Permettere che le cure ai detenuti avvengano in loco, permetterebbe di
non distrarre gli agenti di Polizia Penitenziaria, attualmente non a pieno
organico, dalla traduzione dei detenuti dal carcere verso le strutture
sanitarie esterne che, in media, sono circa un centinaio al mese, lasciando
scoperti i reparti del carcere. La struttura di Turi – evidenzia Scatigna –
è peraltro dotata di spazi dove potrebbero essere garantite molteplici cure
ai detenuti: dall’infermeria alla farmacia fino all’odontoiatria e alla
radiologia dove, però, il macchinario per effettuare gli esami risulta
purtroppo guasto da tempo. Coinvolgere personale medico specializzato su
base volontaria può quindi rappresentare una boccata d’ossigeno che
andrebbe a risolvere due tipologie di emergenze: quella della salute dei
detenuti e quella della sicurezza stessa degli agenti di Polizia
Penitenziaria che svolgono quotidianamente un lavoro complesso, encomiabile
e psicologicamente gravoso e che, troppo spesso, sono vittime di atti di
violenza da parte dei detenuti verso i quali, stante la loro pena da
scontare, bisogna approcciarsi con spirito di umanità garantendo loro il
diritto alla salute”, conclude Scatigna.
Con preghiera di pubblicazione e/o diffusione