(AGENPARL) – ven 29 novembre 2024 Nota di Eleonora Pace (FdI)
(Acs) Perugia, 29 novembre 2024 – “L’Umbria rischia l’ampliamento delle
discariche sul proprio territorio dopo che l’Auri ha convocato un consiglio
direttivo urgente per votare la sospensione della procedura prevista
dall’attuale Piano per la gestione del ciclo dei rifiuti: così, con la
nuova Giunta regionale che non si è ancora insediata, i cittadini rischiano
di dover tornare indietro nel tempo”. Lo afferma Eleonora Pace, consigliere
regionale di Fratelli d’Italia, commentando “gli ultimi eventi che
riguardano l’Autorità umbra rifiuti e idrico (Auri) e in particolare il
territorio di Orvieto”.
“Come ha giustamente denunciato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani,
Auri nelle scorse ore – spiega Pace – ha convocato un consiglio direttivo
urgente per votare la sospensione della procedura per la realizzazione del
termovalorizzatore. Il tutto senza che la nuova Giunta di centrosinistra sia
ancora in carica: ciò significa che in assenza di soluzioni alternative
concrete sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, l’unica soluzione sarà
l’ampliamento delle discariche in Umbria. L’opposto, in sostanza, del
Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti adottato dalla Giunta Tesei
e sostenuto da Fratelli d’Italia, che prevede la chiusura del ciclo
attraverso un impianto di trattamento e recupero energetico, superando
proprio il ricorso all’utilizzo delle discariche e rendendole residuali,
come previsto anche dalle normative europee”.
“Sul tema dei rifiuti quindi – conclude Eleonora Pace – la nuova Giunta
già promette di dare il peggio di sé, ossia di voler far tornare l’Umbria
indietro nel tempo per dare soddisfazione magari a una parte del ‘campo
larghissimo’. A dimostrazione dell’imbarazzo della situazione, il fatto
che l’opposizione in Consiglio comunale a Orvieto, composta da Pd e
Proposta civica, abbia abbandonato l’aula al momento di esprimersi su
quanto richiesto dal sindaco Tardani, ossia di avere dal Consiglio il mandato
a chiedere il rinvio di ogni decisione in attesa della pronuncia del nuovo
governo regionale e di votare contro la sospensione del procedimento, già
avviato a luglio 2024. Atto poi approvato all’unanimità dei presenti in
Consiglio: peccato che Pd e Proposta civica fossero assenti”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79329
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