
(AGENPARL) – gio 14 novembre 2024 “Mi spezzo ma non mi piego. Davide Romano, giornalista e scrittore” di
Arianna La Corte
“Il giornalismo è una missione, non un mestiere” scriveva Indro Montanelli,
e questa massima sembra incarnarsi perfettamente nel percorso professionale
di Davide Romano. “Frangar, non flectar. Mi spezzo ma non mi piego” –
questo motto latino rispecchia l’essenza del suo approccio al giornalismo.
Come diceva Tiziano Terzani: “Il vero giornalista deve essere prima di
tutto un uomo libero”. Romano incarna questa libertà attraverso le sue
inchieste coraggiose e la sua penna intransigente. La sua carriera è stata
guidata da quello che Giorgio Bocca definiva “il dovere della
testimonianza”, portandolo a investigare su temi scottanti dalla politica
alla giustizia sociale.
“Il giornalismo è stampa libera o non è”, affermava Alberto Moravia, e
Romano ha fatto di questa indipendenza il suo marchio distintivo.
Nonostante le campagne diffamatorie e i tentativi di intimidazione, ha
mantenuto salda la sua integrità professionale.
Autore di 18 libri, Romano si ispira a quanto sosteneva Enzo Biagi: “Il
giornalismo deve raccontare la verità, anche quando è scomoda”. I suoi
testi vanno oltre la cronaca, offrendo analisi approfondite delle dinamiche
sociali contemporanee.
Come scrisse Anna Politkovskaja: “Il dovere di un giornalista è cercare la
verità e raccontarla”. Romano persegue questo ideale con uno stile asciutto
e diretto, ponendosi nella tradizione dei grandi cronisti italiani che
vedono nel giornalismo uno strumento di responsabilità civile.