(AGENPARL) – mer 13 novembre 2024 13 Novembre 2024
Coldiretti autorizza il libero e gratuito utilizzo delle immagini: Le donne premiate all’evento Coldiretti “Amiche della Terra” :
E qui un breve video con le voci delle donne imprenditrici:
LAVORO: TECNOLOGIA GREEN, SOCIALE E MODA LE ECCELLENZE ITALIANE DELLE CONTADINE PREMIATE DA COLDIRETTI
Agricoltrici protagoniste di storie di innovazione e resilienza: premiate le iniziative che uniscono territorio, inclusione sociale e sostenibilità
Dallo yoga tra i campi di lavanda, all’agri gelateria che rivitalizza un piccolo borgo, passando dalla lana trasformata in abito alla fattoria sociale che accoglie lavoratori stranieri fino ad arrivare all’eco-rotaia in vigna. Eccole alcune delle iniziative premiate nella seconda edizione del Premio “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo”, presentate a Roma a Palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, di quello dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e, attraverso un video messaggio, di quello dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini.
Il premio è dedicato alle imprenditrici agricole che, con passione e determinazione, stanno portando avanti pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell’ambiente e non solo. Le donne contadine costituiscono una comunità straordinaria, con oltre 200mila imprese “rosa” pari al 30% delle aziende agricole italiane. Le imprenditrici agricole italiane – sottolinea Coldiretti – mostrano una notevole capacità di coniugare rispetto per l’ambiente, impegno sociale, qualità della vita, valorizzazione dei prodotti tipici e biodiversità, affrontando con coraggio le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il premio rappresenta una grande vetrina per le Donne Coldiretti, celebrando l’impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green. L’obiettivo è promuovere l’agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo.
“L’agricoltura oggi rappresenta non solo una fondamentale risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale e sociale dell’Italia – sottolinea Ettore Prandini, presidente Coldiretti – In questo contesto, le donne stanno emergendo come protagoniste, portando innovazione, sostenibilità e passione in ogni campo. Il profilo delle imprenditrici agricole oggi è molto alto – conclude Prandini – ben il 25% di loro ha una laurea e il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale. E’ una realtà in continua crescita”.
“In un settore spesso considerato prerogativa maschile – afferma Mariafrancesca Serra, responsabile Donne Coldiretti – è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile siano le più resilienti, capaci di scommettere e vincere difficili sfide imprenditoriali dimostrando di possedere grandi capacità gestionali”.
IDENTIKIT DONNE CONTADINE
In Italia, quasi 200mila donne hanno scelto di investire in agricoltura, rivoluzionando il settore e sfidando pregiudizi. Donne Coldiretti, su dati del Registro delle Imprese, rileva che oltre un’azienda agricola su quattro (28%) è oggi guidata da donne, che operano in ambiti diversificati come l’allevamento, la coltivazione, il florovivaismo e l’agriturismo. Inoltre, sono attive in iniziative sociali, come le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di donne in difficoltà. Tra queste imprenditrici spicca la quota giovane: circa 13mila aziende sono infatti guidate da donne under 35, che puntano su innovazione e tecnologia. Questo rinnovato interesse femminile per la campagna riflette la crescente attrattiva dell’agricoltura come settore di opportunità professionali.
Le nuove contadine sono presenti in tutta Italia, con Sicilia, Puglia e Campania ai primi posti per numero di aziende agricole femminili. Quasi una su quattro ha una laurea, spesso in settori non legati all’agricoltura, e ben il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi ed una particolare attenzione al sociale, con l’inserimento in azienda di persone con vissuti difficili e donne vittime di violenza. Più del 60% adotta pratiche sostenibili, come il biologico, promuovendo la tutela della biodiversità e il benessere animale.
CATEGORIE E PREMI ASSEGNATI
Ecorotaia in vigna. Tra le storie premiate nella categoria “Donne e futuro”, spicca quella di Sara Manganone, della Val D’Aosta, che con determinazione ha riacceso la passione per il vigneto di famiglia abbandonato da decenni, creando la prima eco-rotaia al 100% sostenibile per raggiungere i ripidi terrazzamenti e coltivare anche nelle aree più impervie. Un’innovazione green che favorisce l’ambiente e supporta il lavoro agricolo nelle zone marginali.
Dal marketing alla serra zen. Un’altra grande sfida è quella della lombarda Doris Begnozzi, che ha trasformato una crisi lavorativa in un’opportunità di rinascita che le è valso il premio nella categoria “Cambio vita”. Doris stressata dai ritmi frenetici della vita cittadina ha deciso di mollare tutto e dopo il covid, si è rimessa in gioco. Da esperta di marketing si è trasformata in contadina aprendo da zero un’azienda agricola per inseguire la sua passione: quella per le piante e per i fiori. La sua è una vera e propria serra zen, luogo di rinascita e inclusione, dove bambini e adulti scoprono la magia della natura attraverso eventi e laboratori sensoriali imparando a prendersi cura dell’ambiente che li circonda, delle piante e del proprio tempo.
L’accoglienza sfida il caporalato. Un’altra storia significativa per la categoria “Donne per il sociale” è quella di Stefania Mazzotta, imprenditrice calabrese e madre di quattro figli, che dal 2019 dedica il suo lavoro all’inclusione dei migranti contrastando la piaga del caporalato. Stefania ha lanciato un progetto di agricoltura sociale per accogliere giovani provenienti da percorsi di vita difficili. Il suo è un racconto di inclusione e dignità, volto a combattere disuguaglianze che affliggono chi nasce in contesti svantaggiati.
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