
(AGENPARL) – lun 21 ottobre 2024 Distretti cibo: Cia Potenza-Matera, necessario pieno riconoscimento valore
economico, sociale, culturale agricoltura familiare
“I Distretti del cibo sono un fattore strategico per lo sviluppo sociale ed
economico dei territori, la permanenza delle famiglie agricole nelle aree
interne, la tutela della biodiversità, la valorizzazione delle diete
tradizionali ed il contrasto all’omologazione alimentare, come la
promozione del cibo sintetico”. Lo sostiene una nota di Cia-Agricoltori
Potenza-Matera facendo riferimento al decreto del Ministero
dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
sulle procedure di attuazione dei Distretti del Cibo. Nel sottolineare che
i Distretti del Cibo sono parte integrante del Piano Agricolo Alimentare
2024-2027 per la Basilicata presentato dalla confederazione a marzo scorso, Cia
ricorda che le risorse disponibili – 100 milioni di euro – vanno spese per
tutti i 205 Distretti riconosciuti dal Ministero e non solo sui cinque
lucani e invita gli agricoltori-produttori a manifestare la massima
attenzione alla scadenza ravvicinata*: *le domande di contributo previste
dal decreto ministeriale dovranno essere caricate sul portale messo a
disposizione dal Masaf entro il 15 novembre prossimo.
Cia evidenzia che i prodotti dop e igp della Basilicata hanno un valore di
16 milioni di euro all’anno. Sono 19 i prodotti (13 alimentari e sei vini)
certificati in Basilicata, che è 19/a nella classifica tra le regioni
italiane “per numero e valore di prodotti a denominazione riconosciuti
dall’Unione europea. Nello specifico, il comparto dei prodotti
agroalimentari Dop e Igp vale 2,5 milioni di euro, mentre quello
vitivinicolo (Doc, Docg e Igt) 13milioni di euro. Gli operatori interessati
(compreso il settore vinicolo) in totale sono 728 (448 per il vino e 280
per l’alimentare). Questa la suddivisione delle filiere: 84% vino, 13%
formaggi, 2% ortaggi e 0,6% olio) . Ai Dop e Igp si aggiungono le tre Stg
nazionali e le due Bevande Spiritose ig regionali, per un totale di 24
indicazioni geografiche. In Basilicata crescono i produttori certificati
nel settore agroalimentare di qualità. Sono agricoltori, allevatori,
trasformatori, piccoli operatori che si occupano di Dop, Igp e Stg sempre
più richiesti sui mercati e che consentono maggiore remuneratività. In
Basilicata sono 324, in aumento rispetto al 2021 (più 29,6%). Tra i settori
in crescita per numero di produttori figura, in particolare, quello delle
carni fresche.
Per Cia “per il raggiungimento degli obiettivi dei Distretti è necessario
il pieno riconoscimento giuridico del valore economico, sociale, culturale
dell’agricoltura familiare per la realizzazione dell’Agenda 2030. La
cultura rurale, la biodiversità agroalimentare e il cibo sono tre patrimoni
che costituiscono il valore della terra e di chi la lavora: un patrimonio
materiale e immateriale inestimabile, del quale noi ci facciamo animatori e
custodi”. E ancora sul ruolo dei distretti: “Il cibo e l’agricoltura devono
essere i riferimenti da cui partire per uno sviluppo veramente sostenibile
per nutrire e salvaguardare il pianeta. In questa visione, i Distretti del
cibo possono rappresentare un modello di governance dei sistemi locali del
cibo”. ”