
(AGENPARL) – ven 18 ottobre 2024 *Settimana sulla Disprassia, a Sermoneta arrivano le “Isole dello sport”*
In occasione della “Settimana della consapevolezza sulla Disprassia”,
promossa dall’AIDEE (Associazione Italiana Disprassia dell’Età Evolutiva),
il Comune di Sermoneta ha deciso di essere parte attiva promuovendo due
iniziative importanti per le famiglie, in collaborazione con Aidee
Latina-Sermoneta e a Studio Nel Centro, con il coinvolgimento
dell’istituito comprensivo Donna Lelia Caetani. Eventi presentati la scorsa
settimana alla Camera dei Deputati, a cui ha partecipato anche il sindaco
Giuseppina Giovannoli.
La prima attività si è svolta ieri pomeriggio, un webinar a cui hanno
partecipato circa 130 persone tra insegnanti, genitori e studenti che hanno
interagito con interesse ed attenzione all’evento “L’esperto risponde”. «È
stata un’occasione di scambio e di confronto, un arricchimento umano e
scientifico che ha visto protagonisti tutti noi che viviamo la disprassia»,
ha spiegato la dottoressa Pamela Eramo di Studio nel Centro e referente
Aidee Latina-Sermoneta.
Il secondo appuntamento sarà domenica 20 ottobre con “Le isole dello
sport”, una mattinata di sport rivolta a tutti i bambini dai 5 ai 12 anni
presso il centro polisportivo Le Prate con le associazioni sportive del
territorio Asd Sport per tutti (karate), Asd Volley Sermoneta (volley), Asd
Basket Bee (basket), Asd Borgo Carso (calcio) e asd Play to tennis
(tennis). I bambini con gli istruttori potranno fare pratiche di gioco
delle varie discipline, per terminare con una merenda.
L’iniziativa è organizzata con la collaborazione della consigliera delegata
alla pubblica istruzione Stefania Iacovacci, dell’assessore ai servizi
sociali Valentina Cianfriglia e del consigliere delegato allo sport Mauro
Lorenzo Mariotti, oltre a quella del dirigente scolastico dell’istituto
comprensivo Donna Lelia Caetani Lorenzo Cuna.
Di disprassia soffrono 5 bambini su 100: lo dice la parola stessa,
incapacità di fare, difficoltà nel compiere gesti coordinati e diretti a un
determinato fine. Con adeguati piani educativi e riabilitativi, però, le
persone possono convivere, anche con ottimi risultati. «È ancora un
disturbo misconosciuto e l’errore più grande che si fa è confondere le
diagnosi: spesso viene confuso con il disturbo dell’attenzione o lo spettro
autistico – aggiunge la dottoressa Eramo –. Questo deriva da una scarsa
conoscenza del disturbo, dall’ambito scolastico a quello clinico e
familiare. Sensibilizzare tutti i contesti di vita del bambini è