Washington, 9 ottobre. Secondo la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, molti aspetti di un potenziale accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento radicale palestinese Hamas nella Striscia di Gaza sono stati finalizzati, ma rimangono ancora dei dettagli da definire. Durante un’intervista con la CBS, Harris ha spiegato che, sebbene ci siano stati progressi significativi, è necessario un accordo completo prima che si possano ottenere risultati concreti.
“Essere vicini a un accordo significa che molti dettagli sono stati elaborati, ma i dettagli restano da definire”, ha dichiarato Harris, aggiungendo che i progressi fatti non saranno significativi fino a quando un accordo non sarà raggiunto. La vicepresidente ha sottolineato l’importanza di ottenere un cessate il fuoco e di risolvere la questione degli ostaggi il più rapidamente possibile, affermando che la guerra “deve finire”.
Posizione della Russia e delle Nazioni Unite
Il rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha criticato il ruolo degli Stati Uniti nel Consiglio di sicurezza, affermando che il sostegno di Washington a Israele e il suo approccio di “diplomazia silenziosa” fanno sembrare che stiano negoziando essenzialmente da soli un cessate il fuoco.
Dubbi sull’accordo a breve termine
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, è improbabile che un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas venga raggiunto entro la fine del mandato del presidente Biden. Tra le ragioni citate, l’esplosione di dispositivi di comunicazione in Libano e i massicci attacchi aerei israeliani sono considerati ostacoli principali per un’intesa a breve termine.
In questo contesto, la situazione rimane complessa e l’esito delle negoziazioni appare ancora incerto, con la comunità internazionale che osserva con attenzione i prossimi sviluppi.