(AGENPARL) – lun 30 settembre 2024 Sarà il regista milanese Marco Tullio Giordana, autore di cult come “La
meglio gioventù” e “I cento passi” a ricevere il Premio Marzocco
alla carriera alla 42ma edizione di ValdarnoCinema Film Festival, in
programma dall’8 al 12 ottobre a San Giovanni Valdarno (Arezzo).
Il regista torna al festival (dove era stato quasi 30 anni fa, nel 1995,
per Pasolini – Un delitto italiano) per presentare al pubblico il suo
ultimo lavoro, “La vita accanto” (la sera dell’11 ottobre), dramma
borghese raffinato e dai toni dark, ambientato nella Vicenza degli anni
’80-’90 e ricevere il premio alla carriera (ore 21 presso Cinema Teatro
Masaccio).
ll festival, il cui comitato organizzatore è presieduto da Luigi Nepi,
docente di critica cinematografica all’Università di Firenze, si svolge
con la collaborazione del Comune di San Giovanni Valdarno e del Cineclub
Fedic sangiovannese, con il patrocinio e il supporto della Regione Toscana
e di Fondazione Sistema Toscana.
La direzione artistica è affidata a Marco Luceri, responsabile cinema
Giunti-Odeon, critico cinematografico e coordinatore del gruppo toscano del
Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Conosciuto come uno dei concorsi cinematografici più longevi d’Italia,
l’edizione 2024 del festival presenta un programma variegato accomunato
però da uno sguardo sul passato che si proietta sul presente.
Con oltre 3000 titoli arrivati da tutto il mondo la selezione comprende 21
film in concorso, tra lungometraggi e cortometraggi; il ricordo della
figura di Enrico Berlinguer; una particolare attenzione ai più piccoli con
le matinée “Valdarno Kids” e un omaggio alla figura di Carlo
Mazzacurati con una mostra fotografica.
“Per la Regione Toscana – ha detto il presidente Eugenio Giani – il
cinema rappresenta una delle priorità di azione, nella prospettiva di
valorizzare non solo la proiezione ma la produzione di film e materiali
audiovisivi. Per questo abbiamo lanciato due bandi FESR da 3 milioni
ciascuno, il primo è stato già chiuso e quindi le risorse sono state già
assegnate; il secondo è in corso di pubblicazione. L’intento è proprio
quello di stimolare la produzione di film in Toscana dando anche sostanza e
concretezza alle nostre politiche a favore del cinema toscano. Questa
manifestazione che è arrivata alla 42° edizione è la dimostrazione che
la Regione non vuole solo sostenere la produzione di film ma anche
iniziative come il ValdarnoCinema Film Festival, consolidata nel tempo che
dà segnali evidenti di crescita e sviluppo”.
“La Regione Toscana – ha detto la capo di Gabinetto della presidenza
della Regione Cristina Manetti – ha una politica cinematografica attenta
che prevede sostegno ai festival e alle produzioni. A queato si aggiunge il
teatro della Compagnia, Casa del Cinema per tutta la Toscana che ospita
proiezioni e festival. Non ultima, la scelta del presidente di attivare i
fondi Fesr dedicati alle produzioni cinematografiche. La Regione è dunque
attenta all’importanza del cinema e a quello che rappresenta. Iniziative
come il ValdarnoCinema Film Festival costituiscono un pezzo della storia e
della cultura di un comune come San Giovanni Valdarno e della Toscana.
L’auspicio è che questo festival continui a crescere”
“Rinnovarsi e contestualmente mantenere la tradizionale missione del
festival – dichiara Marco Luceri, direttore artistico del festival –
offrendo ai giovani talenti del cinema italiano e internazionale la
possibilità di far vedere i loro film in un contesto nuovo e di grande
apertura al pubblico, con un occhio di riguardo per le contaminazioni e i
nuovi linguaggi dell’audiovisivo. Quest’anno sono stati più di tremila(!)
i film da tutto il mondo che si sono candidati al concorso, tanto da
richiedere uno sforzo titanico da parte del comitato di selezione, cosa che
da un lato fa capire l’importanza e la grande forza attrattiva del Festival
anche a livello internazionale, dall’altro è garanzia dell’assoluta
qualità dei film selezionati”.
Aggiunge Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno: “Una
manifestazione culturale deve avere la capacità di stimolare la
riflessione, contrastare il pensiero comune, il conformismo, le tendenze
all’omologazione, offrire una diversa prospettiva e dare spazio al pensiero
divergente, costituendo elemento di crescita per una comunità, in valori e
civiltà. Questo ha fatto il Festival del Cinema per la nostra città negli
anni. È, per San Giovanni Valdarno, un vanto e un orgoglio non solo per le
personalità italiane e straniere che sono arrivate nella nostra città, ma
anche per il valore delle opere che sono state presentate, per le
opportunità che, negli anni, ha concesso a giovani e meno giovani autori
indipendenti di farsi conoscere. E, particolarmente rilevante, il legame
che il festival ha con le scuole che si è costantemente rafforzato. Questa
42/ma edizione ospita 30 opere tra italiane e straniere, con registi e
protagonisti dei film che incontreranno il pubblico e siamo particolarmente
fieri che quest’anno il premio Marzocco venga consegnato a Marco Tullio
Giordana, uno dei registi più importanti del cinema italiano degli ultimi
quarant’anni, che ritirerà personalmente il premio nella serata di
venerdì 11 ottobre”.
Inaugurazione e chiusura
La prima giornata del festival, martedì 8 ottobre si aprirà alle ore 17
presso la Casa della cultura Palomar (piazza della Libertà, 15) con la
presentazione del libro “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli
di Elisa Baldini, alla presenza dell’autrice, insieme al presidente Luigi
Nepi e il direttore artistico Marco Luceri. L’inaugurazione si terrà alle
21.15 al Cinema Teatro Masaccio con una doppia proiezione di titoli in
concorso: il cortometraggio “Bob and weave” di Adelmo Togliani, alla
presenza dell’attore Alessandro Benvenuti e “Non riattaccare” del
regista fiorentino Manfredi Lucibello, unico film italiano in concorso
all’ultimo Festival di Torino che è un un viaggio con il piede schiacciato
sull’acceleratore lungo le strade notturne di una città, con Barbara
Ronchi nei panni di una donna che deve salvare il proprio amore. Il film
sarà introdotto dal regista a cui seguirà un Q&A. La chiusura del
festival sabato 12 ottobre, dopo la consueta serata di premiazione è
affidata alla proiezione fuori concorso di Taxi Monamour del regista Ciro
De Caro, che prosegue la sua indagine nell’universo femminile con il
delicato e struggente racconto di un’amicizia. De Caro, che con questo film
ha vinto il Premio del Pubblico Giornate degli Autori a Venezia 81, torna
dopo dopo due anni al festival dopo aver presentato “Giulia”.
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