
(AGENPARL) – mar 24 settembre 2024 Tra gli obiettivi della legge promossa da Mancini, Castellari e Puletti
(Lega): perseguire la diffusione del modello nutrizionale nella comunità
umbra e nella ristorazione collettiva
(Acs) Perugia, 24 settembre 2024 – Con il voto unanime dei presenti (16)
l’Aula di Palazzo Cesaroni ha dato il via libera alla proposta di legge di
iniziativa dei consiglieri Valerio Mancini, Marco Castellari e Manuela
Puletti (Lega) concernente la ‘Valorizzazione della dieta mediterranea’.
L’obiettivo della legge prevede la diffusione del modello nutrizionale
nella comunità umbra e nella ristorazione collettiva; l’approfondimento
della conoscenza degli effetti della dieta mediterranea sulla salute e sugli
stili di vita; la valorizzazione degli aspetti economici, ambientali, sociali
e culturali legati alla dieta mediterranea; il consolidamento del modello
nutrizionale anche con collaborazioni a livello interregionale ed
internazionale.
Illustrando l’atto all’Aula, il relatore unico Valerio Mancini
(presidente Seconda commissione) ha sottolineato che: “La rilevanza del
tema della dieta mediterranea è dimostrato dalle numerose ed importanti
iniziative promosse sia a livello nazionale che internazionale. L’Unesco,
l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la
Cultura, che ha il compito di identificare e salvaguardare prodotti culturali
o naturali eccezionali, come siti archeologici, riserve naturali o tradizioni
culturali, già nel 2010 ha riconosciuto la dieta mediterranea ‘patrimonio
espressione della cultura umana’, in quanto racchiude al suo interno una
serie di tradizioni tramandate per via orale o scritta uniche al mondo per
ricchezza e valore. Il riconoscimento dell’organizzazione delle Nazioni
Unite non rappresenta soltanto un fattore di prestigio, ma dimostra
l’importanza della dieta mediterranea nella vita delle popolazioni
mediterranee e il suo potenziale impatto sulla vita e la salute delle
popolazioni di tutto e quindi la necessità di individuare strumenti che la
valorizzino al meglio. Anche a livello statale sono diverse le iniziative
promosse dal Governo in questa direzione. Ad esempio, la scorsa primavera il
Ministro della Salute ha organizzato una serie di iniziative dedicate proprio
alla Dieta mediterranea quale fattore decisivo di promozione di stili di vita
sani, di prevenzione di molte malattie croniche non trasmissibili, come ormai
dimostrato da numerosi studi scientifici, ma anche in quanto eccellenza
italiana. Infatti, un aspetto non secondario è che la dieta mediterranea è
basata sulle nostre produzioni locali, è parte del nostro patrimonio
culturale e dobbiamo fare in modo che siano sempre di più i cittadini che
aderiscono a questo modello alimentare sano, che salvaguarda la biodiversità
e che è economicamente sostenibile. Tutelare la dieta mediterranea vuol dire
promuovere la produzione alimentare locale e i relativi modelli di consumo,
incoraggiare l’agricoltura ed una agroindustria sostenibile, tutelare i
paesaggi identitari della nostra regione. Tuttavia la crescita demografica,
la globalizzazione, l’urbanizzazione stanno cambiando i sistemi alimentari,
la nostra alimentazione e i nostri modelli di consumo. Tutto questo porta di
conseguenza ad un’alimentazione scorretta, con preoccupanti conseguenze sulla
salute delle persone e sull’economia dei paesi. L’importanza delle diete
tradizionali come elemento centrale del patrimonio culturale si riflette tra
cui rientra ad esempio anche l’inserimento nei sistemi del Patrimonio
Agricolo di rilevanza mondiale della FAO della Fascia olivata Assisi-Spoleto,
in quanto ‘paesaggi di straordinaria bellezza in cui convivono
biodiversità agricola, ecosistemi resilienti e un ricchissimo patrimonio
culturale’. La proposta di legge si inserisce dunque in questo sentiero di
promozione della salute, di stili di vita più corretti e sani, di promozione
delle eccellenze alimentari locali e di tutti questi aspetti culturali, anche
di promozione turistica, che vi sono legati”.
Scheda:
La proposta di legge, composta da sette articoli, prevede che la Regione
disponga la promozione degli aspetti culturali, ambientali, sociali, sanitari
ed economici della dieta mediterranea, già iscritta dall’Unesco nella lista
rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, intesa
come modello culturale e sociale fondato su un insieme di competenze,
conoscenze, pratiche e tradizioni inerenti le colture, la raccolta, la pesca,
la conservazione, la trasformazione, la preparazione ed il consumo di cibo,
caratterizzata da un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità
scientifica quale strumento di tutela della salute. Prevista la
collaborazione con gli istituti scolastici per la programmazione, nell’ambito
dei piani di offerta formativa integrativa, di progetti didattici volti ad
approfondire la conoscenza della dieta mediterranea. Tra gli impegni della
Regione, la previsione di strumenti di programmazione degli interventi;
l’approvazione annuale del programma attuativo della legge; l’istituzione
presso la Giunta regionale del Comitato regionale per la tutela e la
valorizzazione della dieta mediterranea; la costituzione di una rete
regionale cui possono aderire soggetti pubblici e privati già attivi nella
diffusione del modello alimentare, culturale, sociale ed economico legato
alla dieta mediterranea, allo scopo di facilitare lo scambio di informazioni
e agevolare le relazioni operative tra i soggetti aderenti. Per quanto
concerne la previsione finanziaria e per l’attuazione della legge è
autorizzata, per gli anni 2024, 2025 e 2026, una spesa annua di euro 30mila.
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79195