
Giovedì, la Banca d’Inghilterra (BoE) ha deciso di mantenere stabile il tasso di interesse di riferimento al 5%, una mossa ampiamente attesa dai mercati finanziari. La decisione è stata presa dal comitato di politica monetaria della banca, che ha votato con una maggioranza di 8 a 1 a favore del mantenimento del tasso invariato.
La BoE ha motivato la scelta con la necessità di affrontare le persistenti pressioni inflazionistiche nel sistema economico britannico. L’obiettivo principale è riportare l’inflazione annuale al target del 2%, una priorità che ha guidato la politica monetaria negli ultimi mesi.
Oltre a mantenere invariato il tasso di riferimento, la banca ha annunciato un piano per ridurre di 100 miliardi di sterline lo stock di acquisti di titoli di Stato del Regno Unito nei prossimi 12 mesi. Attualmente, la banca detiene 558 miliardi di sterline di questi titoli, accumulati per finalità di politica monetaria.
La Banca d’Inghilterra prevede che la crescita del PIL nominale tornerà a un ritmo trimestrale dello 0,3% nella seconda metà del 2024, suggerendo un quadro di moderata stabilità economica. Tuttavia, l’inflazione, che ad agosto si è attestata al 2,2%, è destinata a salire intorno al 2,5% verso la fine dell’anno. Questo aumento sarà in parte dovuto al fatto che il calo dei prezzi dell’energia registrato lo scorso anno non sarà più preso in considerazione nel confronto annuale.
Dal dicembre 2021 fino ad agosto 2023, la Banca d’Inghilterra ha seguito una politica di aumenti costanti dei tassi, portando il tasso di riferimento dallo 0,1% al 5,25%. Tuttavia, nella riunione di agosto, il tasso è stato ridotto al 5%. Questa politica ha riflettuto l’obiettivo di contrastare l’inflazione, bilanciando allo stesso tempo i rischi per la crescita economica.
Con la decisione di mantenere il tasso invariato, la Banca d’Inghilterra cerca di navigare con cautela tra il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita economica in un contesto globale incerto.