
Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica, Segretario di Schengen, Presidente UIP Italia-Tunisia e componente commissione Esteri.
Comunicato Stampa: Banca Centrale della Libia, lavorare con amministrazione corrente per garantire stabilità.
La situazione in Libia sta gradualmente tornando alla normalità dopo la recente escalation del mese scorso. Ne è convinta l’Onorevole Marinella Pacifico, già senatrice della Repubblica, esperta di geopolitica grazie al suo impegno in commissione Esteri nella precedente legislatura. “Durante il governo Draghi abbiamo gettato le basi della politica estera italiana per i prossimi decenni, tuttavia il lavoro fatto rischia di andar perduto così come la centralità riacquisita nel Mediterraneo allargato se non si prende posizione su questioni di prioritario interesse per l’Italia come la Libia”. Secondo Pacifico, la crisi della Banca Centrale della Libia riguarda da vicino l’Italia. “Abbiamo visto che nei giorni scorsi c’è stato a Tunisi un incontro tripartito tra gli ambasciatori di Stati Uniti, Regno Unito e Francia, non vorrei che l’assenza dell’Italia da tali incontri voglia significare un non prendere posizione, perché non è possibile seguire le linee dei nostri partner in Libia, bensì dobbiamo essere noi a dettarle”.
La Banca Centrale della Libia sta vivendo un graduale ritorno alla stabilità dopo un periodo di incertezza seguito alla sostituzione diSiddiq al Kabir e un nuovo consiglio di amministrazione da parte del Consiglio di presidenza. “Sebbene sia necessario utilizzare cautela e affidarsi alle Nazioni Unite, è chiaro che la priorità deve rimanere la stabilità in Libia. Bloccare la Banca Centrale come il precedente governatore ha fatto per questioni politiche, rischia di far collassare l’intero sistema finanziario e affamare oltre otto milioni di libici. La lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo devono essere le priorità del nuovo consiglio di amministrazione della Banca e non si può cedere ai capricci di un singolo partito o seguire le ambizioni personali di alcuni, a discapito della collettività. A quanto sappiamo, la Banca Centrale della Libia sta tornando a una fase di stabilità grazie al rientro in servizio di tutti i dipendenti. Bisogna lavorare con il nuovo board per migliorare le prestazioni interne della banca, rafforzare la fiducia degli istituti bancari internazionali nel sistema bancario libico e non perdere ulteriore tempo con dialoghi che non porteranno da nessuna parte, così come per le elezioni”, aggiunge Pacifico.
“Il mio messaggio – ribadisce Marinella Pacifico – è stato chiaro fin da giugno 2022, quando al Senato ho organizzato a Roma un incontro con il portavoce del governo di unità nazionale libico e i giornalisti, ovvero sostenere l’esecutivo di Dabaiba, facilitare il dialogo tra tutte le parti, unificare l’apparato militare per garantire elezioni legittime e trasparenti che consentano ai libici di scegliere i propri rappresentanti. In mancanza di tutto ciò, in una mancanza di legittimità delle istituzioni generalizzata, è inutile condurre un dialogo per determinare chi sia il governatore della Banca legittimo. Siddiq Al Kabeer ha guidato la principale istituzione libica senza un consiglio d’amministrazione, piuttosto consiglierei alle Nazioni Unite di proseguire il percorso intrapreso verso l’unificazione della Banca stessa che mi risulta ancora divisa tra Est ed Ovest”. Secondo l’ex senatrice, “alcuni Paesi coinvolti nel fascicolo libico stanno strumentalizzando la questione del governatore della Banca centrale per questioni politiche. La strategia è quella di gettare il Paese nel caos economico finanziario, lasciando il governo impossibilitato da provvedere per i servizi essenziali ai cittadini. Ecco questo è inaccettabile e va detto chiaramente ai nostri interlocutori. Il nuovo governatore è riuscito a ripristinare l’accesso al sistema, a pagare gli stipendi ed il sistema SWIFT è pienamente funzionante. Mi aspetto che l’Italia chieda nelle opportune sedi internazionali di non aprire ulteriori scenari di crisi e di preservare tale stabilità, lavorando con il nuovo Consiglio di amministrazione per il bene del Paese”.
“Ce lo chiedono le nostre aziende e il nostro sistema Paese, desideroso di tornare ad investire in Libia”, afferma Marinella Pacifico, aggiungendo che è passato un anno dalla tragedia di Derna, quando a settembre dello scorso anno il ciclone Daniel ha compiuto una strage di vittime nella Libia orientale. Piuttosto che concentrarsi sulla crisi che riguarda una sola persona, il governatore della Banca centrale, bisogna far capire agli stakeholder libici che oggi ci sono altre priorità, ovvero la ricostruzione. E’ su questo che gli sforzi internazionali dovrebbero concentrarsi, sulla pace e sullo sviluppo, sul favorire gli investimenti esteri, sull’incoraggiare le aziende straniere a tornare in Libia e compiere progetti abbandonati dal 2011, perché ciò accada serve un sistema bancario ben funzionante, trasparente e responsabile, qualità che il nuovo consiglio di amministrazione sono certa avrà modo di dimostrare”.
Dichiarazione dell’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.






