
(AGENPARL) – mar 10 settembre 2024 A Bori (Pd) risponde assessore Coletto: “con il parere Aran
l’applicazione del contratto è uguale in tutte le aziende umbre. Sono
stati firmati accordi sindacali e non ci sono ricorsi”
(Acs) Perugia, 10 settembre 2024 – Nella sessione ‘Question time’
prevista nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa’, il consigliere
Tommaso Bori ha presentato una interrogazione circa la “mancata
trasposizione degli incarichi di cui al CCNL 2019/2021 artt. 31 e 36 da parte
dell’Azienda Ospedaliera di Perugia”.
Illustrando l’atto in Aula, Bori ha chiesto alla Giunta “se fosse a
conoscenza della questione relativa a mancata trasposizione degli incarichi,
anche a seguito del parere di Aran. E se ne era a conoscenza, quali sono le
motivazioni alla base della mancata vigilanza e mancato intervento su tali
azioni poste in essere dall’Azienda ospedaliera di Perugia. Le Aziende
sanitarie, secondo il contratto nazionale di lavoro del comparto sanità
2019- 2021, devono provvedere a definire il sistema degli incarichi. Nelle
Aziende umbre non è mai stato attuato il processo di istituzione ed
assegnazione degli incarichi di funzione previsto dal contratto 2016/2018,
così sono continuati ad esistere sia i coordinamenti che le posizioni
organizzative. Neanche l’Azienda ospedaliera di Perugia lo ha fatto,
limitandosi a cambiare la denominazione dei coordinamenti e degli incarichi
di posizione in incarichi di funzione. La mancata istituzione degli incarichi
di funzione ha comportato l’inapplicabilità della norma transitoria del
contratto 2016/2018 per cui ‘gli incarichi di posizione e coordinamento
attribuiti alla data di sottoscrizione del contratto restano in vigore fino
al completamento del processo di istituzione ed assegnazione degli incarichi
di funzione’. Una corretta applicazione del contratto 2019/2021 avrebbe
dovuto comportare la trasposizione dei coordinamenti e degli incarichi
restando ferma la scadenza precedentemente definita. Le Aziende umbre, però,
non hanno posto in essere la trasposizione degli incarichi. Alla data di
entrata in vigore del contratto (2 novembre 2022) erano ancora in essere gli
incarichi in regime di prorogatio, senza l’individuazione di una data di
scadenza. Alla luce di questa situazione la Regione Umbria ha posto
all’Aran un quesito in tema di applicazione del contratto. Nel 2024
l’Azienda di Perugia ha di fatto applicato la trasposizione solo per alcuni
incarichi. Nella risposta alla Regione Aran dice che la trasposizione degli
incarichi va fatta mantenendo la durata precedentemente definita, ma poiché
tutti gli incarichi del comparto erano in regime di prorogatio a causa della
mancata applicazione del precedente contratto, gli incarichi in essere
dovevano essere trasposti per cinque anni. Ad oggi risulta che l’Azienda
Ospedaliera di Perugia non abbia trasposto alla data del 1 gennaio 2023 tutti
gli incarichi dell’area di comparto in essere alla data del 2 novembre
2022, riconferendoli per la durata di 5 anni, ma al contrario, non tenendo
conto dell’articolo 36 del contratto nazionale e dell’interpretazione
Aran, ne ha soppressi alcuni, trasposti altri ed avviato le selezioni per il
conferimento dei restanti. Nel rispetto della normativa vigente tutti gli
incarichi devono essere stati assegnati con apposita selezione pubblica,
invece risulta ad oggi essere stato conferito un incarico senza indizione
della prova selettiva. La Regione Umbria, una volta acquisito il parere Aran,
risulta che non abbia correttamente vigilato sull’operato dell’Azienda
Ospedaliera di Perugia”.