(AGENPARL) – mar 10 settembre 2024 A Pastorelli (FI) risponde assessore Agabiti: “Nessun risarcimento è stato
riconosciuto e nessuna responsabilità è stata accertata in capo alla
Regione dell’Umbria”
(Acs) Perugia, 10 settembre 2024 – Nella sessione ‘Question time’ della
seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il capogruppo di Forza Italia
Stefano Pastorelli ha chiesto all’assessore Paola Agabiti quali sono gli
“intendimenti della Regione in merito al contenzioso Regione Umbria-Comune
di Assisi”.
Illustrando l’atto, il capogruppo forzista ha ricordato che “lo scorso 30
luglio, durante il Consiglio comunale di Assisi, è stato approvato il DUP
(Documento Unico di Programmazione) con il solo voto favorevole della
maggioranza e con la minoranza compattamente contraria. A bilancio, per la
riqualificazione della piscina comunale e del complesso sportivo ‘Stadio
degli Ulivi’ il Comune ha stanziato 300mila euro per il 2024, un milione di
euro per il 2025 e 800mila euro per il 2026.
Questo stanziamento fa riferimento ad un presunto ricavato relativo ad un
contenzioso tra il Comune di Assisi (amministrazione Ricci) e la Regione
dell’Umbria (Governo Marini), inerente al PUC2. Il ricavato è solo
‘presunto’, in quanto il TAR dell’Umbria aveva negato il risarcimento
richiesto dal Comune di Assisi. Il Comune si è quindi rivolto al Consiglio
di Stato, ma anche questo avrebbe stabilito, definitivamente, che il Comune
di Assisi non può pretendere nulla dalla Regione Umbria. Il tutto
rappresenta una situazione piuttosto imbarazzante: ci si trova infatti
davanti ad un bilancio non veritiero e ad una riqualificazione urbana,
necessaria da tempo, a questo punto oltremodo dubbia. Per questo chiedo di
sapere, “in modo dettagliato, come si sono svolti i fatti, chiarendo
l’iter e la conclusione del ricorso tra il Comune di Assisi e la Regione
Umbria”.
L’assessore Agabiti ha risposto che: “Il Comune di Assisi presentava
domanda di partecipazione alla procedura selettiva diretta alla concessione
di un finanziamento per la realizzazione dei ‘Programmi Urbani Complessi 2,
il cui bando di accesso veniva approvato con Delibera di Giunta della Regione
Umbria n. 351 del 7 aprile 2008. Nello specifico il PUC redatto dal Comune di
Assisi era finalizzato a superare la mancanza di servizi primari necessari
per le attività sociali, di parcheggi, e, più in generale, di permeabilità
del centro con il resto del territorio comunale, oltre che la carenza di
servizi commerciali di qualità. All’esito della valutazione delle domande,
come operata dalla Commissione incaricata dalla Regione, con delibera della
Giunta regionale (n. 1076 del 27 luglio 2009) si approvava la graduatoria
relativa ai progetti ammissibili presentati: il Comune di Assisi si collocava
al quindicesimo posto a fronte di soli dieci proposte finanziabili, quindi in
posizione non utile. Con ricorso al TAR per l’Umbria, il Comune di Assisi
impugnava la graduatoria finale e il bando di accesso a finanziamento. Il Tar
Umbria, con sentenza n. 95 del 14 marzo 2012 accoglieva il ricorso,
annullando gli atti impugnati. La Regione Umbria interponeva appello, e il
Consiglio di Stato, Seconda Sezione, con pronuncia n. 1151 dell’08 febbraio
2021, lo rigettava, confermando integralmente la sentenza di primo grado. Con
ricorso notificato il 02 novembre 2021 e depositato il giorno successivo, il
Comune di Assisi, sulla base di quanto accertato in via definitiva dal
Consiglio di Stato, agiva per la condanna della Regione Umbria al
risarcimento dei danni patrimoniali cagionati dall’illegittimo agire
amministrativo. Il contenzioso giurisdizionale insorto ha visto completamente
rigettate le richieste risarcitorie del Comune di Assisi tanto in primo grado
(sentenza TAR n. 639/2023) che in sede di appello (Consiglio di Stato
sentenza n. 6643/2024). Nessun risarcimento è stato riconosciuto e nessuna
responsabilità è stata accertata in capo alla Regione dell’Umbria”.
Pastorelli, nella replica, ha definito “importante il chiarimento. La
vicenda grave è che il Sindaco di Assisi ha fatto dichiarazioni non
veritiere in Consiglio comunale su specifica domanda di un consigliere di
opposizione. Si tratta di mancanza di rispetto e alterazione della
realtà”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79083
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