I gruppi terroristici stanno ampliando le loro attività online sfruttando l’intelligenza artificiale e le reti neurali, sollevando nuove sfide per la sicurezza globale. Questo allarme è stato lanciato da Yevgeny Sysoyev, capo del Centro Antiterrorismo della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS), durante una conferenza congiunta della CIS e dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) sulla lotta al terrorismo e all’estremismo, tenutasi a Tashkent.
Sysoyev ha evidenziato che i terroristi stanno utilizzando tecniche avanzate di informazione e manipolazione psicologica per promuovere la loro ideologia e produrre contenuti destinati alle piattaforme online. “I terroristi utilizzano i metodi più avanzati di informazione e influenza psicologica, tra cui l’intelligenza artificiale e le reti neurali, che non sono ancora adeguatamente protette”, ha dichiarato il funzionario.
Il capo del Centro Antiterrorismo ha inoltre espresso preoccupazione per la mancanza di regole internazionali universalmente riconosciute che regolino l’etica online, definendo questa lacuna un problema critico. “La mancanza di regole internazionali universalmente riconosciute per l’etica online sta diventando un problema critico”, ha sottolineato Sysoyev.
Secondo lui, l’adozione di standard giuridici unificati a livello internazionale potrebbe rappresentare un passo decisivo nella lotta contro il terrorismo online. “Se la comunità internazionale raggiungesse un consenso e agisse congiuntamente secondo standard giuridici unificati, i terroristi verrebbero privati della capacità di condurre una propaganda efficace, reclutare, ricevere finanziamenti e comunicazioni, quindi perderebbero i loro strumenti di controllo”, ha affermato.
Le parole di Sysoyev richiamano l’attenzione sulla necessità di una risposta coordinata a livello globale per contrastare l’uso della tecnologia avanzata da parte dei gruppi terroristici. La conferenza di Tashkent ha evidenziato l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le minacce emergenti legate all’uso dell’intelligenza artificiale in attività terroristiche, sottolineando che solo un approccio collettivo potrà ridurre l’efficacia di queste nuove tattiche.