
(AGENPARL) – mar 03 settembre 2024 ANTIMAFIA, M5S: SOLO FALSITÀ SU DE RAHO, FI IN CONFLITTO INTERESSI CONTRO CHI INDAGO’ SU SUOI ESPONENTI
ROMA, 3 settembre – ” A seguito della notizia della richiesta di arresto per Striano e Laudati da parte della procura di Perugia, sono tornati a farsi sentire alcuni esponenti di Forza Italia in commissione Antimafia che tentano di gettare fango in maniera del tutto infondata e strumentale contro il deputato Federico Cafiero De Raho, additandolo come complice o corresponsabile. In realtà la Dna è vittima, come è stato affermato anche dal procuratore di Perugia nel corso della sua audizione alla commissione Antimafia, e persona offesa e vittima è Cafiero de Raho, come si evince anche dalle contestazioni mosse a Laudati, che ha prodotto all’allora procuratore nazionale false attestazioni traendolo così in errore. Alla Dna arrivavano dall’UIF, con un meccanismo automatico di selezione, esclusivamente le segnalazioni per operazioni sospette riconducibili a mafia e terrorismo. La Dna non aveva accesso a tutte le segnalazioni per operazioni sospette. Gli accessi abusivi alle SOS non riguardanti mafia o terrorismo contestati a Striano sono avvenuti presso la postazione del Nucleo speciale di polizia valutaria e, quindi, al di fuori della sfera di controllo della Dna. All’interno della Dna la responsabilità del gruppo “Ricerche”, composto da oltre sessanta appartenenti alla polizia giudiziaria, era affidata al procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo. L’Ufficio segnalazioni per operazioni sospette era condotto dal sostituto procuratore nazionale Antonio Laudati. Quindi, su tutto il lavoro di Laudati vi era il controllo e la vigilanza di Russo, che il ministro Nordio ha poi nominato capo del Dap. Va anche chiarito che gli accessi abusivi alle banche dati riguardanti il ministro Crosetto e altri esponenti del Governo o delle forze di maggioranza e di opposizione, dopo le ultime elezioni o durante la formazione del governo, sono avvenuti quando Cafiero de Raho aveva lasciato l’ufficio da diversi mesi, ed era divenuto procuratore nazionale Giovanni Melillo. Chi in malafede cerca di farlo passare per complice compie dunque una grave mistificazione. La verità di cui l’opinione pubblica deve prendere coscienza è che questi rappresentanti di Forza Italia sono dentro un evidente e gravissimo conflitto di interessi. Da inizio legislatura essi puntano a screditare e ad estromettere dai lavori della commissione Antimafia due parlamentari del M5S, Cafiero de Raho e Scarpinato, che in passato sono state punte di diamante di quella magistratura antimafia che nell’adempimento dei propri doveri ha indagato a fondo su Berlusconi, ha processato ed ottenuto la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa di esponenti di vertice di Forza Italia come Marcello Dell’Utri, Antonino D’Ali, Nicola Cosentino, Amedeo Matacena ed altri ancora. Le continue dichiarazioni con le quali sin dagli inizi dei lavori della Commissione essi esternano apertamente i loro pregiudizi nei confronti di De Raho e Scarpinato, spacciano come fossero già accertate loro responsabilità in realtà prive di ogni fondamento, anticipano le conclusioni finali cui dovrà pervenire la Commissione, rivelando apertamente i loro propositi di rivalsa, sono espressione di una condotta animata da faziosità che mira a condizionare ed alterare il corretto e fisiologico svolgimento dei lavori della commissione Antimafia. Condotta tanto più grave ove si consideri che la Commissione ha gli stessi poteri della magistratura e quindi i suoi membri devono avere la stessa postura, la stessa compostezza istituzionale, la stessa terzietà di un organo deputato all’imparziale ed obiettivo accertamento dei fatti, riservando solo all’esito finale le conclusioni e valutazioni. Il comportamento di tali esponenti di Forza Italia così pregiudica la funzione di questo organo così importante, rischiando di trasformarlo in una sorta di tribunale politico piegato a fini di parte”.
Lo affermano il capogruppo M5S in commissione Antimafia Luigi Nave e le vicepresidenti dei gruppi 5 Stelle alla Camera e al Senato Vittoria Baldino e Alessandra Maiorino.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle