
Domenica, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver lanciato un massiccio attacco aereo contro Hezbollah, colpendo e distruggendo “migliaia” di basi per il lancio di razzi situati nel Libano meridionale. L’operazione è stata condotta prima dell’alba e mirava a prevenire un imminente attacco a Tel Aviv. Il Libano ha segnalato un morto come risultato di questo bombardamento. Secondo il Times of Israel, i media libanesi hanno riferito di un morto nell’attacco.
In una dichiarazione ufficiale, l’IDF ha dettagliato che circa 100 jet da combattimento, guidati da operazioni di intelligence, sono stati impiegati nell’attacco. L’IDF ha dichiarato di aver distrutto numerose basi utilizzate per il lancio di razzi, la maggior parte dei quali erano diretti verso il nord di Israele, mentre alcuni erano puntati verso il centro del paese. Durante l’operazione, sono state colpite più di 40 aree di lancio in Libano.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che l’azione militare è stata avviata in risposta ai preparativi di Hezbollah per un attacco a Israele. Parlando dal quartier generale militare israeliano a Tel Aviv, Netanyahu ha dichiarato: “Questa mattina abbiamo identificato i preparativi di Hezbollah per attaccare Israele. In accordo con il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore dell’IDF, abbiamo ordinato all’IDF di avviare un’azione per eliminare la minaccia.”
Netanyahu ha aggiunto che l’IDF ha intrapreso azioni decisive per neutralizzare la minaccia dei razzi e per proteggere il paese. Ha chiesto ai cittadini di attenersi alle direttive del Comando del Fronte Interno e di adottare precauzioni in caso di emergenza.
Dopo l’attacco aereo israeliano, Hezbollah ha risposto lanciando centinaia di razzi verso Israele, ma l’efficacia di questi attacchi è stata limitata. Alcuni rapporti indicano che Hezbollah aveva pianificato di lanciare una raffica massiccia di razzi su Tel Aviv, ma il contrattacco israeliano ha ridotto significativamente la capacità del gruppo di realizzare tali piani.
Le autorità israeliane hanno imposto restrizioni sui raduni pubblici nelle aree centrali e settentrionali del paese e hanno raccomandato alla popolazione di recarsi al lavoro solo se in possesso di un rifugio antiaereo. In caso di attivazione delle sirene, i cittadini sono stati istruiti a rifugiarsi in “stanze sicure” o rifugi per almeno dieci minuti.
L’attacco israeliano e le successive risposte di Hezbollah evidenziano l’escalation delle tensioni tra le due parti e la crescente preoccupazione per la sicurezza nella regione. L’azione militare israeliana ha avuto come obiettivo principale quello di neutralizzare una minaccia immediata, mentre la risposta di Hezbollah dimostra la continua instabilità e il rischio di ulteriori conflitti nella zona.