
(AGENPARL) – mar 20 agosto 2024 *ALTA VELOCITA’, SACCO: “BENE CHE SI TORNI A PARLARE DI TAV IN PROVINCIA DI
FROSINONE. L’OBIETTIVO È REALIZZARLA. VALUTIAMO ANCHE DOVE CONSENTE DI
OTTENERE I BENEFICI MAGGIORI”*
*Il sindaco rilancia: “Il sogno è realizzarla nella nostra Provincia. Se
localizzata a San Vito di Roccasecca, con il casello autostradale a
trecento metri e la direttrice Stellantis-Mof per arrivare fino
all’Adriatico, configurerebbe di fatto un’area vasta del Lazio meridionale
per far schizzare l’economia legata all’industria, ai prodotti
ortofrutticoli e al turismo del mare e dei cammini”*
“Quando si parla di crisi delle aree interne, di impoverimento dei
territori e di conseguente spopolamento, spesso si evidenzia la mancanza di
una visione e di una strategia di sviluppo. Ci sono territori però che i
compiti li hanno fatti e una visione l’hanno elaborata da tempo, progettata
e messa nero su bianco. Manca lo scatto successivo: ossia che le
istituzioni sovracomunali e sovraterritoriali concretizzino quanto già è
sui loro tavoli decisionali”.
E’ quanto evidenzia il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco: “Questa
visione interessa il Cassinate che da tempo ha elaborato una strategia di
rilancio che punta diritto sulle infrastrutture, l’unica ancora di salvezza
per dare respiro e prospettiva a un territorio come il nostro”.
“Questa prospettiva – argomenta Sacco – si gioca sulla triangolazione
casello autostradale di Roccasecca, direttrice interna Stellantis-Mof via
Roccasecca per connettere il Cassinate e quindi l’Abruzzo e il Molise con
il mare e con il porto di Gaeta e sulla stazione dell’alta velocità a San
Vito di Roccasecca, già esistente e distante trecento metri da quella che
dovrebbe essere la nostra uscita sull’autostrada del Sole”.
“In questi ultimi giorni si è riacceso l’interesse per la Tav in provincia
di Frosinone. E ne siamo contenti, a prescindere da dove venga localizzato
il progetto, perché questo territorio ne ha bisogno come il pane. Ma
un’opera del genere va anche calibrata rispetto alla massimizzazione dei
risultati che se ne possono ottenere e ai possibili ulteriori progetti
infrastrutturali già in campo. Oltre alla tempistica: la stazione Tav a San
Vito praticamente già c’è, sarebbe un progetto attuabile in tempi
ragionevoli”.
“Invito tutti a riflettere su un aspetto: la stazione Tav a Roccasecca, con
la connessione al mare tramite la direttrice Stellantis-Mof aprirebbe spazi
enormi per l’economia legata al trasporto merci per esempio, collegando
Tirreno e Adriatico; farebbe da supporto al rilancio industriale di un
territorio dove è presente il più grande stabilimento industriale del
Lazio, quello dell’automotive a Piedimonte San Germano, darebbe fiato
all’indotto dell’auto e supporterebbe anche il distretto della ceramica.
Senza dimenticare la spinta al mercato dei prodotti ortofrutticoli e alle
enormi ricadute sul turismo del mare, della montagna e di quello religioso
e dei Cammini. Configurerebbe insomma quell’area omogenea tra il Cassinate,
il Sorano, la zona di Formia, Fondi e Gaeta, costruendo di fatto un bacino
economico che sarebbe una vera e propria locomotiva per l’economia della
nostra Regione”.
“Io credo – conclude Sacco – che di questo bisogna ragionare quando si
parla di infrastrutture e di alta velocità e sono convinto che ci sono
ancora i tempi per vederne operativa almeno una parte di questo progetto
complessivo per il prossimo Giubileo. Un’occasione da non perdere. Sarebbe
come concimare un terreno per poi vedere sbocciare i frutti di un rilancio
non più posticipabile e che cambi i punti di riferimento di questa terra.
Ora o mai più. Proprio per questo abbiamo voluto scrivere al nuovo
presidente di Fs Tommaso Tanzilli che è originario di Roccasecca,
sottolineando tutte le considerazioni evidenziate rispetto alla stazione
Tav di San Vito e rispetto a quel tavolo tecnico che coinvolge anche
l’Università di Cassino, mai chiuso”.