Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha recentemente dichiarato che la Commissione “sostiene pienamente” due pugili transgender pronti a competere contro donne questa settimana. Nonostante alcuni commenti contraddittori riguardanti la loro ammissibilità, Adams ha cercato di chiarire perché la taiwanese Lin Yu-ting e l’algerina Imane Khelif possano gareggiare come donne nelle Olimpiadi di quest’anno
Adams ha spiegato che, secondo il CIO, i pugili saranno considerate donne finché sui loro passaporti verrà riportato il genere femminile, come riferito dall’Associated Press. Tuttavia, ha anche osservato che le norme attuali prevedono che siano le federazioni e gli organi di governo di ciascuno sport a stabilire le regole definitive per l’ammissibilità degli atleti transgender, superando così le categorie di genere
“Tutte le atlete che competono nella categoria femminile rispettano le regole di ammissibilità alla competizione”, ha affermato Adams, secondo quanto riportato dall’AP.
Ha aggiunto: “Sono donne sui loro passaporti, ed è dichiarato che è così, che sono donne”.
Questa dichiarazione arriva in un contesto in cui diverse federazioni sportive mondiali hanno imposto severe restrizioni o addirittura vietato la partecipazione di atleti transgender. In tali casi, il genere indicatore sui passaporti non avrebbe rilevanza, poiché le organizzazioni impedirebbero comunque la
Adams ha poi sostenuto che, poiché le due pugili transgender hanno già combattuto come donne in passato, le Olimpiadi non dovrebbero negare loro questa opportunità a Parigi. Tuttavia, questo argomento ha suscitato polemiche sui social media, dove alcuni utenti hanno osservato che le pugili transgender avrebbero “imbrogliato in passato” e che Adams sembrerebbe disposto a permettere loro di imbrogliare anche nel presente.
Nonostante queste critiche, il portavoce del CIO potrebbe non essere del tutto preciso anche su questo punto. Ora sia Lin Yu-ting che Imane Khelif sono state squalificate dall’International Boxing Association (IBA) ai World Games del 2023 a Nuova Delhi.
Il CIO ha confermato di utilizzare le regole della federazione del 2016 per giustificare le qualifiche dei pugili transgender, anziché le regole più recenti utilizzate dall’IBA per escluderle lo scorso
La questione dell’ammissibilità degli atleti transgender nelle competizioni sportive rimane altamente controversa e complessa, con variabili normative tra le diverse organizzazioni sportive e cambiamenti continui nelle policy. Tuttavia, il CIO è deciso a sostenere la partecipazione di Lin Yu-ting e Imane Khelif nelle Olimpiadi di quest’anno, ribadendo la loro identità di genere come legittima base per la loro competizione.