
(AGENPARL) – mar 30 luglio 2024 “La missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza si lega al
Decreto ministeriale 77 che definisce i nuovi assetti sanitari regionali
con l’introduzione di nuove strutture: gli Ospedali di comunità, le Case
della comunità e le Centrali operative territoriali. Tre entità che hanno
come obiettivo quello di interfacciarsi con le reti di prossimità anche
attraverso la telemedicina per rendere migliore il bisogno di salute della
popolazione ed evitare ricoveri impropri e quindi spesa maggiore per la
regione. I requisiti generali per ospedali di comunità, case della Comunità
e Centrali operative territoriali sono declinati dal suddetto decreto che
rimanda anche all’Intesa Stato-Regioni sancita il 20 febbraio 2020 quando
era in atto una pandemia che ha contribuito per certi versi a cambiare gli
assetti della sanità nazionale”. Lo ha detto l’assessore alle Sanità della
Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Venosa
all’inaugurazione della centrale operativa territoriale dell’Asp. “Con il
decreto ministeriale 77 si mira a rendere l’assistenza sanitaria il più
possibile personalizzata sulla base delle esigenze del paziente e delle
famiglie. Ospedali di comunità, Case della comunità e Cot fanno riferimento
ad un inquadramento programmatico e socio-economico che fa i conti con un
invecchiamento progressivo della popolazione e l’aumento delle patologie
croniche che impongono un ripensamento definitivo dei luoghi di cura e
soprattutto dei modelli organizzativo-assistenziali che portino ad
un’integrazione tra ospedale e territorio. Le Centrali operative
territoriali avviate oggi – ha continuato Latronico – avranno un ruolo
fondamentale per la presa in carico della persona e faranno da raccordo tra
servizi e professionisti assicurando continuità, accessibilità ed
integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria in un sistema di
interfaccia con gli ospedali e con la rete dell’emergenza-urgenza. Avviare
oggi il sistema delle Cot è un segno tangibile della capacità di questa
Azienda Sanitaria di stare al passo con i tempi, di come riesca a lavorare
per garantire il bisogno di salute della cittadinanza ricadente nella sua
area funzionale e rappresenta il trampolino di lancio per vedere il nuovo
volto della sanità lucana sempre più al servizio dell’utenza e sempre più
capace di offrire una diversificazione dei servizi nell’ottica di una
sempre migliore sanità di prossimità”.