
“Dalle tante e importanti opere dedicate a Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio, come quella di Mirko Grasso, emerge in tutta chiarezza come egli debba essere considerato non solo un glorioso e consapevole martire dell’antifascismo ma come un vero e proprio maestro, cioè una delle personalità politiche più forti e più interessanti dell’Italia del Novecento”. Lo ha dichiarato il presidente della Fondazione Rosselli di Firenze Valdo Spini in occasione della Festa dell’Unità di Bagno a Ripoli (Firenze), in corso fino al 13 luglio. Spini sarà stasera protagonista del dibattito su Giacomo Matteotti, dal titolo ‘A 100 anni dall’assassinio Matteotti presentiamo il libro ‘L’oppositore'”, alla presenza dell’autore Mirko Grasso e di Carlo Scarzanella in veste di moderatore.
Spini ha spiegato che “la proiezione europea” di Matteotti “è di grande attualità: sin dal 1923 in un discorso alla Camera afferma ‘Sollecitiamo la formazione degli Stati Uniti di Europa’. Proprio oggi che assistiamo all’affermazione laburista in Gran Bretagna, al ritorno in una forza consistente dei socialisti francesi all’Assemblea Nazionale, alla sconfitta del tentativo di eliminare i socialisti dalla gestione delle istituzioni europee, possiamo definire attuale quella frase che gli è stata attribuita ‘uccidete me ma non la mia idea’”.