La coalizione presidenziale francese Insieme per la Repubblica ha annunciato che ritirerà circa 60 candidati prima del secondo turno delle elezioni parlamentari, nel tentativo di impedire la vittoria del partito di destra dell’opposizione, il Rassemblement National (RN). Il primo ministro Gabriel Attal ha dichiarato questa decisione strategica per evitare un rafforzamento dell’opposizione di destra.
“Abbiamo fatto questa scelta dopo il primo turno in più di 60 collegi elettorali. Vuol dire che ritireremo i nostri candidati perché se restano al terzo posto, un candidato del Rassemblement National sconfiggerà l’altro candidato che, come noi, difenderebbe i valori della Repubblica,” ha spiegato Attal.
Il primo turno delle elezioni parlamentari anticipate in Francia si è svolto domenica scorsa. I risultati degli exit poll hanno mostrato il Rassemblement National al 33% dei voti, il Nuovo Fronte Popolare di sinistra al 28,5% e la coalizione presidenziale Insieme per la Repubblica al 22%.
La decisione di ritirare i candidati è stata presa dopo che il presidente Emmanuel Macron ha annunciato il 9 giugno lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale, la camera bassa del parlamento francese, e l’organizzazione di elezioni parlamentari anticipate. Questa mossa è stata una risposta alla schiacciante sconfitta subita dal Partito della Rinascita presidenziale nelle elezioni del Parlamento europeo, dove è stato sconfitto con il 14,6% dei voti dal Rassemblement National, che ha ottenuto il 31,4%. L’ultima volta che la camera bassa è stata sciolta risale al 1997, durante la presidenza di Jacques Chirac.
La strategia di ritirare i candidati punta a consolidare il voto contro il RN e a proteggere i valori repubblicani sostenuti dalla coalizione di Macron. Tuttavia, resta da vedere come questa mossa influenzerà il risultato finale delle elezioni e la composizione del nuovo parlamento francese.