
(AGENPARL) – dom 30 giugno 2024 Iran. Terzi (FdI): merita istituzioni democratiche e non questo regime teocratico
“Il popolo iraniano merita istituzioni democratiche guidate da grandi figure politiche e morali che non hanno nulla a che fare con questo regime teocratico e dittatoriale né con alcuna esperienza passata di dittatura, repressione, tortura e omicidio” così il Sen. Giulio Terzi (FdI), Presidente della Commissione per le Politiche dell’UE del Senato, in un messaggio registrato per il Raduno annuale del Consiglio Nazionale della Resistenza in Iran, guidato dalla Presidente Maryam Rajavi.
“Voglio sottolineare l’importanza di sostenere le iniziative in tutte le sedi internazionali competenti” prosegue Terzi “condivido e sostengo pienamente la posizione assunta dal Parlamento europeo lo scorso 24 aprile, che ha esortato le istituzioni dell’UE ad aggiungere l’IRGC all’elenco delle organizzazioni terroristiche dell’UE evidenziando come negli ultimi anni ci sono state decine di omicidi dell’IRGC sul suolo europeo, chiedendo misure per prevenire qualsiasi molestia o intimidazione della diaspora iraniana nell’UE”. Terzi ha inoltre sottolineato che sono sempre di più i parlamenti che “hanno adottato misure significative non solo per contenere, ma anche per disinnescare le nefaste attività di terrorismo e aggressione contro il popolo iraniano e contro altre nazioni portate avanti dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, il pilastro più importante per lo Stato iraniano non solo attraverso il suo apparato militare, ma anche attraverso le sue ramificazioni politiche, finanziarie, militari e tecnologiche che soffocano la società iraniana e la stabilità e la prosperità regionale”.
Nel suo intervento Terzi ha, inoltre, osservato come “la continua recrudescenza degli attacchi di Hezbollah rende ancora più urgente l’adozione di sanzioni per contrastare efficacemente le attività dell’IRGC e di tutti i proxy dell’Iran: Hezbollah, Kataib Hezbollah, Houthis, Hamas, Jihad islamica palestinese”.
“Purtroppo” continua Terzi, “l’Iran sembra godere di una sorta di immunità anche grazie alla “diplomazia degli ostaggi” di cui il regime iraniano fa largo uso per ricattare i Paesi e i cittadini occidentali. La comunità internazionale sembra non aver imparato molto dallo “scambio di prigionieri” tra un cittadino belga e il diplomatico-terrorista Assadollah Assadi, tornato in patria come un eroe nazionale nonostante la condanna per terrorismo emessa nel 2018 dal tribunale di Anversa in seguito ad un’indagine che ha interessato più Paesi che ha dimostrato il ruolo primario di Assadi nel tentativo di un attentato dinamitardo al Raduno della Resistenza iraniana in Francia”.
“La consolidata strategia iraniana di rapire ostaggi occidentali deve essere affrontata con decisione e non con arrendevolezza: quanto accaduto nelle ultime settimane con due scambi di prigionieri in Francia e soprattutto in Svezia è stato un altro colpo alla giustizia” evidenzia Terzi.
“Le istituzioni europee e le autorità nazionali necessitano di rafforzare le loro misure per prevenire e contrastare le attività terroristiche iraniane condotte attraverso proxy e agenti criminali, in quanto l’attuale regime iraniano dei mullah non solo è coinvolto, ma è primario protagonista e sostenitore di aggressioni criminali e terroristiche che si stanno compiendo contro Israele e la Nazione ebraica e direttamente, o indirettamente, nei confronti dello stesso popolo palestinese”. Conclude Terzi. “La loro destituzione sarà una vittoria per il popolo iraniano amante della pace, che condivide l’impegno delle nazioni democratiche, nella lotta contro gli aggressori”.
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