
(AGENPARL) – mer 26 giugno 2024 *Un aiuto a “working poor” e “zona grigia”*
*la Caritas diocesana attiva il progetto PURA*
*L’iniziativa realizzata con il contributo della Fondazione CR Firenze*
Si rafforza l’impegno della Carita della diocesi di
Arezzo-Cortona-Sansepolcro verso le famiglie che si trovano in difficoltà e
che rischiano di comprimere qualità di vita e benessere. Si tratta di
quella vasta fascia sociale ribattezzata “zona grigia” fatta in buona parte
di persone italiane, disoccupati, inoccupati, con precaria condizione
lavorativa o “working poor”. Nasce in questo contesto il progetto
“Promozione Umana Rete Aretina” (PURA) promosso da Caritas diocesana e
Associazione Sichem – crocevia dei popoli Odv, grazie al contributo della
Fondazione CR Firenze, per interventi di sostegno al reddito negli ambiti
dell’abitare, salute, mobilità, formazione ed educazione. Il progetto
coinvolge, oltre al Centro di Ascolto diocesano di via Fonte Veneziana ad
Arezzo, 42 Caritas parrocchiali sparse nel territorio diocesano, attingendo
a una vasta rete di operatori qualificati e volontari.
“Lo scopo del progetto – spiega don Fabrizio Vantini, direttore della
Caritas diocesana – non è quello di distribuire contributi o di assistere
un certo numero di persone, ma di promuovere azioni a sostegno della piena
inclusione sociale e della vita indipendente delle persone, evitandone
l’ingresso nella spirale della povertà strutturata. Esso vuole pertanto
sostenere una buona qualità della vita, promuovendo l’inclusione sociale,
favorendo ripartenze indipendenti, evitando la necessità di percorsi
assistenziali duraturi e che i problemi degli adulti ricadano su figli o
parenti svantaggiati”.
Secondo i dati raccolti in circa 20 anni dalla Caritas diocesana nel nostro
territorio, annualmente sono più di 2000 le persone che chiedono aiuto alla
sua rete di servizi nel territorio, un dato che certamente sottostima le
povertà presenti, ma che offre comunque uno spaccato del fenomeno. In media
il 35% delle persone che si rivolgono alla rete Caritas sono di nazionalità
italiana, la fascia di età più censita è quella di 40-49 anni, il 45%
dichiara di essere regolarmente coniugato/a, il 35% ha figli minori nello
stato di famiglia e il 60% dichiara di essere disoccupato/inoccupato o con
precaria condizione lavorativa. Infine, ogni richiesta di aiuto rappresenta
una multiproblematicità, dove difficoltà economiche o gravi povertà, si
sommano a problemi abitativi, sanitari, familiari, educativi, di scarsa
istruzione, alimentari, dipendenze, disabilità/invalidità o
detenzione/giustizia.
Negli ultimi anni è stato registrato un incremento di persone cosiddette
“working poor”, anziani che vivono con pensioni inadeguate, persone che a
causa di reddito insufficiente si vedono costrette ad abbassare la propria
qualità di vita sociale, persone con ingiunzioni di sfratto per morosità
incolpevoli, persone che rinunciano a cure e visite sanitarie, che riducono
le spese d’istruzione e di formazione per i figli. Di conseguenza, è stato
registrato un aumento dell’individualismo e dell’esclusione sociale,
dell’indebitamento, di problematiche legate all’ansia o depressive, ma
anche di dipendenze e devianza sociale, soprattutto giovanile. L’obiettivo
del progetto PURA è proprio quello di andare a incidere su questi fenomeni.
“Con questo progetto la Chiesa aretina-cortonese-biturgense cerca di
rispondere ai bisogni della nostra gente non in modo occasionale ma ben
strutturato – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. La mia gratitudine va a
tutti gli operatori di questo nuovo progetto e alla Fondazione CR Firenze
per il decisivo contributo”.
Per informazioni sul regolamento procedurale e la segnalazione di eventuali
casi, si prega di contattare il numero telefonico 0575/354769 oppure
*Luca Primavera*
*Ufficio Stampa*
Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
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