
(AGENPARL) – lun 24 giugno 2024 Comunicato stampa n.07/2024
FARMACIA DEI SERVIZI, IL MODELLO VENETO: PARTITI I NUOVI PROGETTI, GIA’ 470 LE FARMACIE ATTIVE
Il punto al meeting regionale di Federfarma Veneto. Bellon «L’obiettivo è passare dalla fase di sperimentazione a quella dell’erogazione di servizi integrati e convenzionati all’interno della rete sanitaria regionale»
L’occasione di fornire il primo aggiornamento sui progetti finanziati con fondi statali per il 2024 (per il Veneto quasi 2 milioni 300mila euro) è stata offerta dal meeting regionale promosso da Federfarma Veneto “La farmacia dei servizi. Il modello veneto: innovazione e sinergie per la salute della comunità”, svoltosi a Padova sabato 22 giugno. L’incontro, rivolto ai farmacisti della regione, ha rappresentato un momento formativo e di confronto con istituzioni e professionisti sullo stato di fatto della farmacia dei servizi in Veneto e le linee future. La farmacia dei servizi rappresenta un’evoluzione consolidata e sempre più integrata nel Servizio Sanitario Regionale del Veneto, un modello organizzativo che offre opportunità di migliorare la prossimità delle cure e garantire la sostenibilità del sistema sanitario attraverso l’innovazione e la sinergia fra gli attori coinvolti.
«Quello della farmacia dei servizi è un percorso in divenire, il nostro obiettivo è passare dalla fase di sperimentazione a quella dell’erogazione di servizi integrati e convenzionati all’interno della rete sanitaria regionale» ha sottolineato Andrea Bellon, presidente Federfarma Veneto in rappresentanza di circa 1.200 farmacie. «Per farlo dobbiamo dimostrare di essere utili alla cittadinanza, quindi bisogna unire le forze e fare squadra per raggiungere e offrire un servizio anche nelle aree più disagiate del territorio, quelle dove non sono presenti ospedali, case di comunità e a volte nemmeno medici di medicina generale. Attraverso la nostra competenza ci confronteremo alla pari con gli altri operatori della rete sanitaria».
Concetti ribaditi dall’Assessore alla Salute e ai Servizi sociali della Regione del Veneto, che ha evidenziato il ruolo sociale delle farmacie: «Già prima dell’intesa Stato-Regioni 2019 il Veneto aveva iniziato a parlare della “farmacia dei servizi”. Era uno dei cantieri sui quali ragionavamo assieme, ad esempio, alla casa di comunità e all’infermiere di famiglia. La nostra popolazione sta invecchiando con un’aspettativa di vita molto alta e i problemi che ne conseguono, c’è quindi la necessità di avere una presa in carico alternativa e più vicina al domicilio. Qui entra in campo la rete delle farmacie, disseminate nel territorio e spesso il principale presidio per il cittadino. Non si tratta di una contrapposizione fra sistemi ma di un’integrazione, un lavoro complementare e sinergico di cui le farmacie fanno parte. Abbiamo già visto come le farmacie sappiano raggiungere il cittadino e anche intercettarne i segnali di fragilità ricoprendo un importante ruolo sociale».
Al meeting di Padova sono intervenuti anche Giovanna Scroccaro, Direzione Farmaceutico, Protesica, Dispositivi Medici Regione Veneto; gli avvocati Quintino Lombardo e Silvia Cosmo; il commercialista Nicola Brunello. A chiudere la giornata una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Claudia Pietropoli, vicepresidente Federfarma Veneto, presidente Federfarma Rovigo e consigliere Federfarma nazionale; Daniela Giovanetti, tesoriere Federfarma Veneto e presidente Federfarma Vicenza; Federico Realdon, presidente Consulta Ordini Farmacisti Veneto; Matteo Vanzan, segretario Federfarma Veneto; Sonia Brescacin, presidente V Commissione Consiglio Regionale Veneto.