Un nuovo studio americano condotto da ricercatori delle università di Stanford e Yale ha sollevato preoccupazioni sull’affidabilità degli strumenti di intelligenza artificiale (IA) utilizzati nel campo della ricerca legale, esortando gli avvocati a prestare maggiore attenzione ai loro risultati.
Lo studio, pubblicato sul sito web dell’Università di Stanford, ha esaminato i risultati della valutazione dell’affidabilità dei principali strumenti di IA per la ricerca legale, tra cui quelli offerti da LexisNexis e Thomson Reuters. I ricercatori hanno analizzato la possibilità che questi strumenti generino informazioni false, rivelando un tasso di errore significativo.
“I ricercatori hanno affermato: ‘Gli avvocati negli Stati Uniti d’America, in particolare, utilizzano sempre più spesso strumenti di intelligenza artificiale per assistere nell’esercizio della professione legale, e questo comporta rischi per il loro lavoro'”.
Secondo i risultati dello studio, gli strumenti di LexisNexis e Thomson Reuters hanno commesso errori in un range dal 17% al 33% delle volte. Questi errori includono citazioni errate o interpretazioni inesatte di norme giuridiche inesistenti, mettendo in luce gravi lacune nella precisione e nell’affidabilità degli strumenti di IA nel contesto legale.
Inoltre, lo studio ha dimostrato che, a gennaio 2024, almeno 41 dei 100 più grandi studi legali degli Stati Uniti avevano già iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale nel loro lavoro quotidiano. Questo dato sottolinea l’urgenza di affrontare le preoccupazioni relative all’affidabilità e alla precisione degli strumenti di IA, poiché un numero crescente di avvocati fa affidamento su di essi per la ricerca giuridica.
Il crescente utilizzo dell’IA nella professione legale è stato accolto con entusiasmo per la sua capacità di migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di ricerca. Tuttavia, questo studio suggerisce che gli avvocati dovrebbero esercitare cautela e verificare attentamente i risultati forniti dagli strumenti di IA, evitando di affidarsi ciecamente a essi.
I ricercatori delle università di Stanford e Yale hanno concluso che, nonostante i progressi tecnologici, è essenziale mantenere un controllo umano rigoroso sulla ricerca giuridica. Hanno raccomandato ulteriori studi e miglioramenti agli algoritmi di intelligenza artificiale per ridurre il margine di errore e aumentare la loro affidabilità.
In sintesi, mentre l’intelligenza artificiale continua a trasformare il panorama legale, questo studio serve come un importante promemoria dei limiti attuali della tecnologia e della necessità di un approccio equilibrato che combini innovazione tecnologica e supervisione umana.