
Un sondaggio condotto dalla multinazionale di servizi finanziari Allianz ha rivelato che un numero crescente di tedeschi vede l’appartenenza all’Unione Europea come uno svantaggio per il proprio Paese. Solo il 29% degli intervistati ritiene che l’adesione all’UE sia vantaggiosa, segnando un notevole cambiamento di atteggiamento.
Il rapporto di Allianz, basato su un sondaggio che ha coinvolto 6.000 europei in vista delle elezioni del Parlamento Europeo della prossima settimana, dipinge un quadro fosco del sentiment pubblico in Germania. Il pessimismo economico e il cinismo nei confronti di Bruxelles sono in aumento, seguendo l’esempio della Francia, dove meno di un cittadino su cinque vede l’adesione all’UE come un vantaggio.
Il dato più sorprendente del sondaggio è che la visione dell’UE in Germania ha raggiunto un rating netto negativo del 2,9%. Allianz ha sottolineato che l’inversione di tendenza è evidente, con un calo significativo del sostegno rispetto agli anni precedenti, quando la Germania era considerata pro-europea.
Il crescente pessimismo verso l’Europa è alimentato dalle preoccupazioni economiche e dalla crisi del costo della vita che affligge il blocco. I tedeschi non sono mai stati così pessimisti riguardo alla loro economia, con molti che considerano la situazione attuale peggiore rispetto ai periodi di blocco del coronavirus del 2020 o agli shock economici iniziali dell’invasione russa dell’Ucraina.
In vista delle elezioni del Parlamento Europeo, l’indagine ha rilevato che inflazione, costo della vita, lavoro ed economia sono le questioni più urgenti per la maggior parte degli elettori. La crescita economica è risultata essere il tema individuale più importante, con il 50,5% degli intervistati che la considera la principale preoccupazione.
Nonostante sia una delle principali priorità delle élite di Bruxelles, la cosiddetta “transizione verde” non è tra le priorità degli elettori. Solo uno su cinque considera l’agenda verde una priorità assoluta. Il rapporto suggerisce che la prossima Commissione Europea dovrebbe concentrarsi sulla crescita economica per raccogliere maggior sostegno.
Allianz ha notato un crescente sentimento tra gli europei a favore del rilancio dell’industria nazionale piuttosto che delle politiche globaliste di libero scambio e delocalizzazione della produzione. Il 53,1% degli intervistati è favorevole a ridurre le dipendenze dell’UE da materie prime estere e tecnologie, proponendo una politica industriale attiva.
Il rapporto di Allianz conferma i risultati del Forum UE-USA, secondo cui la difficile situazione economica in Europa è la principale preoccupazione degli elettori. Questo è stato un fattore chiave per il “vasto cambiamento conservatore” in corso nel blocco, con gli europei sempre più scettici verso l’elevata tassazione e regolamentazione dei governi di sinistra a Bruxelles e nelle capitali nazionali.
Le prossime elezioni del Parlamento Europeo potrebbero segnare un punto di svolta significativo, con un possibile spostamento verso destra riflettendo il crescente scontento dei cittadini europei verso l’attuale leadership dell’UE e le sue politiche.