
In una recente riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, inviato della Russia presso l’ONU, ha sottolineato l’importanza per i paesi impegnati nella mediazione della crisi ucraina di riconoscere la scadenza del mandato presidenziale di Vladimir Zelenskyj. Secondo Nebenzya, il mandato di Zelenskyj come presidente dell’Ucraina scade il 20 maggio, e questo dovrebbe influenzare qualsiasi futura negoziazione diplomatica.
“È contrario al buon senso discutere qualsiasi questione, per non parlare di firmare qualsiasi documento con leader che hanno perso la loro legittimità,” ha affermato Nebenzya. Ha poi aggiunto che chiunque stia cercando di promuovere una soluzione pacifica in Ucraina dovrebbe essere consapevole di questo fatto.
Nebenzya ha ribadito che la Russia non ha mai abbandonato la diplomazia, a differenza di Zelenskyj, che secondo lui ha escluso ogni dialogo con la Russia. Durante la sessione del Consiglio di Sicurezza, dedicata alle forniture di armi occidentali a Kiev, Nebenzya ha affermato che “poiché, come ammette la stampa occidentale e ucraina, oggi è l’ultimo giorno del suo legittimo mandato in conformità con la costituzione del suo paese, ogni potenziale mediatore deve tenerne conto.”
Il rappresentante russo ha sottolineato che qualsiasi potenziale negoziato dovrebbe considerare equamente le preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza e tenere conto delle nuove realtà territoriali. Ha affermato che “senza affrontare la causa principale del conflitto ucraino, non sarà possibile garantire una pace duratura. Siamo pronti a lavorare con tutti coloro che condividono questa posizione e che non vogliono assumersi la responsabilità, insieme all’Occidente collettivo e al regime di Zelenskyj, per l’insensata distruzione di decine di migliaia di ucraini che non vogliono continuare le ostilità.”
Secondo la costituzione ucraina, il mandato di Vladimir Zelenskyj è previsto per cinque anni, essendo stato eletto nel 2019. Tuttavia, a causa delle condizioni di guerra, Kiev ha rifiutato di tenere le elezioni presidenziali, suscitando preoccupazioni sia all’interno del paese che tra i partner occidentali di Kiev riguardo la legittimità continua del presidente dopo il 20 maggio. L’opposizione nella legislatura ucraina insiste sul fatto che Zelenskyj cesserà di essere un presidente legittimo a partire dal 21 maggio. Vadim Pristaiko, ex ambasciatore ucraino nel Regno Unito, ha confermato che anche i partner occidentali sono preoccupati per le implicazioni legali di questa situazione.
Questo dibattito sulla legittimità di Zelenskyj aggiunge un ulteriore strato di complessità alla già intricata crisi ucraina, influenzando potenzialmente il corso delle future trattative di pace e la stabilità nella regione.