
(AGENPARL) – mer 08 maggio 2024 VIRTUAL SAFETY TRAINING:
NUOVO STANDARD IMMERSIVO
PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
Presentata nell’ambito del progetto della Regione “A scuola in sicurezza” la soluzione che LEF già utilizza nell’ambito dell’Alta Scuola per la Sicurezza sul Lavoro voluta da Confindustria Alto Adriatico | Olivotto: «Ha permesso di comprendere come nelle aziende possano annidarsi rischi sottovalutati o non presi in considerazione»
Trieste, 8 maggio 2024 – È stato presentato questa mattina a Trieste, nell’ambito del progetto “A scuola in sicurezza” coordinato dalla Regione – e che coinvolge anche LEF, l’azienda digitale modello fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company – il Virtual Safety Training, programma di formazione e sviluppo di competenze in realtà virtuale.
«Il VST – spiega Marco Olivotto, Direttore generale di LEF – è una soluzione virtuale immersiva che pone l’utente al centro dell’esperienza permettendo di vivere in prima persona differenti scenari e situazioni, uno strumento multipiattaforma e dinamico, facilmente accessibile via web, pensato per evolvere nel tempo e crescere adattandosi alle diverse esigenze di ogni scenario. Esso diventerà presto uno standard che già stiamo impiegando con successo nell’ambito dell’Alta Scuola per la sicurezza sul Lavoro voluta da Confindustria Alto Adriatico. Ai corsisti, faccio un esempio, è stato proposto un contesto industriale disseminato di rischi e minacce per la loro sicurezza. Un’esperienza che ha permesso di comprendere come nelle aziende possano annidarsi rischi sottovalutati o non presi in considerazione. Come quelli comportamentali, tra i fattori causali primari negli incidenti sul lavoro. Che hanno diverse sfaccettature: di non linearità, irrazionalità e di contro intuitività. Comportamenti in qualche modo prevedibili e correggibili grazie all’introduzione di specifiche procedure e all’adozione di soluzioni tecnologiche».
I vantaggi della tecnologia basata sulla realtà virtuale sono molteplici: essa, infatti, riduce drasticamente i costi della formazione aumentando il numero di scenari di addestramento, consente agli allievi di apprendere nel comfort del proprio spazio personale e fornisce un ambiente sicuro per la formazione con una minima esposizione a situazioni pericolose, ricreando situazioni di pericolo non simulabili con metodologie classiche».
Il VST, nell’esperienza proposta nel progetto della Regione, ha consentito agli studenti di navigare in prima persona, utilizzando strumenti hardware come gli Oculus Quest, in spazi scolastici ricostruiti in 3D arricchiti da oggetti e situazioni di pericolo/errore che hanno permesso ai ragazzi di testare le proprie conoscenze sulla sicurezza e i comportamenti corretti da adottare. Durante la fase di formazione, una serie di avatar li ha assistiti illustrando le buone norme e le regole da seguire in materia di sicurezza.
Massimo Boni