
(AGENPARL) – mar 09 aprile 2024 _______________________________________________________________
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Federconsumatori – APS
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COMUNICATO STAMPA
9 aprile 2024
Commissione allerta rapida prezzi: sui prodotti alimentari rincari astronomici dal 2019, olio d’oliva +81,1%, pasta 35,6%, uova +25,7%. Ora prezzi devono scendere
Adoc, Assoutenti e Federconsumatori, in rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori del CNCU, hanno preso parte oggi alla Commissione di allerta rapida sui prezzi, presso il Mimit, nel corso della quale sono stati presentati i dati BMTI, ISMEA e ISTAT sull’andamento dei costi all’origine e al dettaglio di un paniere di prodotti alimentari.
I dati emersi sono preoccupanti e attestano come i prodotti più acquistati dalle famiglie italiane abbiano subito, negli ultimi anni, forti incrementi, solo in minima parte giustificati dagli andamenti dei costi della materia prima, degli imballaggi e dell’energia.
Nel medio-lungo periodo, anche quando gli incrementi dei costi delle materie prime e dei costi di produzione si sono arrestati, i prezzi al consumo sono rimasti, nella migliore delle ipotesi, stabili, ma in molti casi hanno continuato la loro corsa al rialzo.
In base ai dati illustrati oggi, nel periodo febbraio 2019/febbraio 2024, i prezzi al dettaglio dell’olio extravergine d’oliva sono rincarati in Italia dell’81,1%, la pasta secca è aumentata del 35,6%, le uova del 25,7%, la passata di pomodoro del 41,9%, le mele del 21,1% e il latte fresco del 21,5%.
Un andamento che ci deve far riflettere:
nonostante, infatti, non vi siano più le condizioni che hanno provocato il rialzo dei listini al dettaglio i prezzi dei prodotti alimentari non sono tornati ai livelli precedenti. Tale tendenza, in assenza di una adeguata crescita dei redditi fissi, che sono invece rimasti inspiegabilmente fermi, non ha fatto altro che determinare un progressivo impoverimento delle famiglie, una contrazione del loro potere di acquisto, un aumento delle rinunce e dei sacrifici sul fronte dei consumi, arrivando ad intaccare settori fondamentali quali la salute. Una contrazione della domanda interna che incide inevitabilmente sull’andamento economico del sistema-paese.
“I prezzi devono scendere senza se e senza ma, perché la mancata riduzione configura una intollerabile speculazione a danno delle famiglie, trattandosi di beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno – affermano i presidenti delle Associazioni – Per questo, nel ringraziare il Garante dei prezzi per il lavoro svolto sulla trasparenza della filiera, ribadiamo la necessità di istituire Osservatori territoriali anti-inflazione presso tutte le Prefetture, con il compito sia di monitorare in tempo reale l’andamento dei listini e segnalare con immediatezza anomalie e criticità”.
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