
(AGENPARL) – ven 29 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA DEL 29 MARZO 2024
Sul dimensionamento scolastico il Comune di Oristano ricorre al TAR contro
l’Ufficio scolastico regionale e contro la Regione Sardegna.
Lo ha deciso la Giunta Sanna che ha dato mandato al Dirigente del settore
affari generali e alla Segreteria del Comune di provvedere alla nomina del
legale che, d’intesa con l’avvocato dell’ente, procederà a impugnare gli atti sul
dimensionamento per chiederne l’annullamento o la rettifica.
“La decisione di accorpare le dirigenze scolastiche cittadine, dimezzandole da
quattro a due, lede l’interesse dell’intera collettività oristanese, comprimendo
in misura importante il diritto all’istruzione, costituzionalmente garantito dagli
artt. 33 e 34 della Costituzione – evidenzia il Sindaco Massimiliano Sanna -. Nei
mesi scorsi abbiamo più volte manifestato la nostra opposizione a ogni ipotesi
di accorpamento. Lo abbiamo fatto in sede di conferenza provinciale, in
audizione presso la Commissione Pubblica istruzione del Consiglio regionale e
nel corso di incontri con le autorità scolastiche, con i dirigenti e le
rappresentanze sindacali. In ogni occasione abbiamo respinto il piano di
dimensionamento scolastico, avvertendo che in caso contrario saremmo stati
pronti a tutelare i diritti dei cittadini oristanesi in sede legale. La nostra non è
un’opposizione preconcetta: abbiamo contestato il metodo seguito, abbiamo
chiesto che le decisioni fossero frutto di un confronto con l’assessorato che mai
c’è stato. Chiedevamo di lasciare inalterata la situazione, confermando il Piano
del 2020 per poi programmare con l’Assessorato azioni di riorganizzazione
concordate con i sindaci, la provincia e dirigenze scolastiche”.
Anche in occasione dell’audizione in Commissione Cultura e Pubblica istruzione
del Consiglio regionale il Sindaco Sanna ribadì le argomentazioni più volte
espresse dalla conferenza dei sindaci della provincia di Oristano che si erano
tradotte in un parere negativo alle Linee guida per la programmazione della
rete scolastica e dell’offerta formativa per il 2024/2025 giudicate come un atto
normativo che impoverisce la scuola pubblica.
“Oggi, all’origine del nostro ricorso al TAR ci sono le stesse motivazioni –
sottolinea il Sindaco Sanna -. Chiediamo il mantenimento delle istituzioni
scolastiche cittadine, evidenziando come la delibera che stabilisce
l’accorpamento delle autonomie, portando da quattro a due il numero delle
dirigenze scolastiche, non rispetta i criteri numerici, riferiti alla popolazione
scolastica, stabiliti dalle stesse linee guida e si rivela illegittima e ingiusta”.
Prima dell’adozione della delibera della Giunta regionale, i Sindaci della
provincia di Oristano avevano inviato alla Regione un documento con cui si
chiedeva la promozione di iniziative per la tutela delle specifiche caratteristiche
della scuola sarda, per la costituzione di un tavolo tecnico permanente
provinciale dell’istruzione che monitori l’andamento demografico, le iscrizioni e
la dispersione scolastica e organizzi forme di sussidiarietà e mutuo soccorso tra
Oristano e i comuni della provincia, individui le istituzioni scolastiche capaci di
garantire un assetto organizzativo nel tempo nei vari ordini e gradi e le scuole
che presentano qualità nell’edilizia, innovativi con laboratori, spazi esterni,
parametri di sicurezza e certificazioni richieste dalla normativa.
Il documento chiedeva anche un impegno per un disegno di legge regionale
per la disciplina del sistema educativo di istruzione e formazione e un disegno
di legge per l’introduzione in Sardegna dell’insegnamento curricolare della
Lingua Sarda nelle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di 1° grado.