(AGENPARL) - Roma, 20 Marzo 2024(AGENPARL) – mer 20 marzo 2024 [image: logo.jpg]
20 marzo 2024
*PROTOCOLLO DI INTESA** COMUNE DI BERGAMO E ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA
LOMBARDIA*
* PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOLOGICO DELLA CITTADINANZA
BERGAMASCA.*
*ANZIANI AL CENTRO*
La Giunta ha approvato qualche mese fa il Protocollo di intesa per la
promozione del benessere psicologico della cittadinanza bergamasca, *un
accordo che rende continuativa per quattro anni la collaborazione tra
Comune e Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL)* iniziata durante il
Covid con il progetto “Psicoaiuto Bergamo. La città in ascolto”, rivolto a
sostenere i bergamaschi durante la pandemia intesa non solo come emergenza
sanitaria, ma più complessivamente come cambiamento delle abitudini
personali e collettive con ricadute profonde sulla vita familiare, le
relazioni sociali, il lavoro.
Il progetto del 2020 come anche l’attuale nascono dalla pluriennale
esperienza di OPL (a Milano con “Psicologi in Zona” e, da ultimo, con
“Psicologo di quartiere nel Municipio: una proposta di Human Caring” oltre
che a Mantova con “lo psicologo in Comune”) in iniziative, volte ad
avvicinare la domanda di supporto psicologico all’offerta di servizi
pubblici e privati presenti in città, contribuendo alla costruzione o al
potenziamento delle reti formali e informali di presa in carico degli
individui e delle famiglie.
L’obiettivo della collaborazione prevista nel Protocollo è quello di
*rispondere
in modo adeguato ai nuovi bisogni della cittadinanza in tema di welfare e
salute*, *intervenendo in chiave preventiva e di sostegno*, dapprima, a
favore delle vittime di reato, per le quali l’Amministrazione ha realizzato
lo sportello di ascolto, assistenza, protezione e supporto inaugurato a
gennaio in città, e, più di recente, a favore delle* persone anziane della
città,* verso le quali l’attenzione è necessariamente molto alta.
*“È indispensabile** lavorare sull’importanza di una prospettiva integrata
della salute, che ne valorizzi la dimensione psicologica come parte
costitutiva e imprescindibile. In questa direzione va il Protocollo di
Intesa con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia che, non solo crea i
presupposti per una collaborazione continuativa e trasversale ai diversi
servizi, ma offre l’opportunità di una lettura della complessità dei
cambiamenti in atto funzionale alla realizzazione di pratiche di welfare di
comunità efficaci e mirate.*
*Questa visione e questo percorso risultano strategici perchè vanno ad
inserirsi, da una parte, in quello più complessivo intrapreso in questi
anni dall’Amministrazione, riguardante il modello di welfare comunitario e
generativo focalizzato sulla prospettiva relazionale e non esclusivamente
assistenziale; dall’altro, in quello riguardante anche la recente adesione
al network internazionale Cities of Longevity, una rete che ha l’obiettivo
di studiare, implementare e diffondere le migliori soluzioni per politiche
urbane che favoriscano il benessere e la longevità della popolazione
anziana.” *Dichiara *Marcella Messina*, Assessora alle Politiche sociali
Oggetto e finalità del Protocollo in sintesi quindi sono:
– favorire la creazione di una rete fra stakeholder (Comune di
Bergamo, Servizi Socio-sanitari, Associazioni, Enti del Terzo Settore,
Sindacati, Scuola, comunità educative, etc.) intesa a orientare e
supportare le persone in situazione di vulnerabilità, le vittime di reato e
le loro famiglie e contesti comunitari a fronteggiare i momenti di
difficoltà in ottica evolutiva;
– progettare e realizzare iniziative, di informazione e formazione,
per comprendere e prevenire le diverse forme di vulnerabilità in ottica di
cittadinanza e legalità;
– progettare, realizzare e rendere più accessibili servizi di
sostegno psicologico in grado di accogliere tempestivamente la prima
domanda di aiuto delle persone che necessitano di sostegno e delle vittime
di reato;
– progettare e realizzare attività di formazione e supervisione per
gli stakeholder coinvolti.
Rispetto al *focus anziani*, l’Intesa ha consentito di stimolare
ulteriormente la sensibilità sia sul piano delle azioni a *contrasto della
solitudine* di questa fascia di popolazione, sia su quello della *ricerca e
formazione* degli operatori che lavorano in quest’ambito, due filoni in cui
si inserisce la proficua collaborazione con l’*Università degli studi di
Bergamo*.
L’Ateneo orobico è infatti impegnato sul fronte *Bergamo Città della
Longevità* con diverse iniziative, quali: il *progetto “Bergamo Longeva”*
che intende monitorare, attraverso una campagna diffusa a tutte le
cittadine e i cittadini di Bergamo, lo *stato di salute psicologica e di
potenziale fragilità* e *rischio demenza* nella popolazione anziana (over
65) e futuro anziana (dai 55 anni), per inserire interventi di psicologia
della salute utili a ri-orientare traiettorie di invecchiamento a rischio
verso una piena longevità; il *progetto “Aging in Place”* che sta
osservando con misure quantitative e qualitative i quartieri di Bergamo e
le *possibilità e limitazioni* proposte alla cittadinanza che invecchia, in
modo da comprendere il fenomeno dell’*invecchiare al proprio domicilio* e
di proporre innovazioni urbanistiche e di servizi per una Bergamo Città
della Longevità; e il *progetto “Attività motoria e riserva cognitiva” *che,
insieme al CUS Bergamo, sta proponendo in città e Provincia attività
motorio sportive non solo per favorire un *invecchiamento attivo*, ma
soprattutto per comprendere e validare scientificamente come l’attività
motoria possa essere un contributo alla *costruzione di riserva cognitiva e
relazionale *per supportare la longevità in qualità di vita psicofisica. *“A
questi progetti* – conclude il Rettore dell’Università degli studi di
Bergamo, *Sergio Cavalieri *con* Francesca Morganti*, Docente di Psicologia
dell’invecchiamento e Delegata del Rettore al Public Engagement – *si
aggiunge la recente istituzione della scuola di Specializzazione
post-Lauream in Psicologia della Salute, che ha al suo interno un numero di
ore di formazione su modelli e interventi per l’invecchiamento, in grado di
preparare i professionisti psicologi e psicoterapeuti del futuro con una
competenza sulla longevità in salute che è peculiare alle scuole di stesso
indirizzo in Italia e sicuramente unica in Lombardia”.*
*”Sono molto soddisfatta di questo protocollo, che rappresenta per noi
l’occasione per mettere in campo iniziative di sensibilizzazione
sull’importanza della tutela della salute psicologica e per contribuire
all’eliminazione di quello stigma legato al benessere della psiche che è
ancora tanto presente nella popolazione generale. Inoltre, è una delle
nostre priorità quella di promuovere iniziative accessibili alle cittadine
e ai cittadini che favoriscano l’implementazione di una rete psicologica di
sostegno sul territorio. Sono allora fiduciosa del fatto che questo
protocollo rappresenti un’apertura delle istituzioni ad un maggiore
contatto con i bisogni della cittadinanza e una risposta che va nella
direzione della strutturazione di un reale welfare di prossimità”
*Afferma *Laura
Parolin*, Presidente Ordine degli Psicologi della Lombardia.
*”La promozione della salute nelle sue diverse dimensioni, non ultima
quella psicologica, è responsabilità e diritto di tutta la cittadinanza.
Riteniamo che l’approvazione di questo protocollo d’intesa rappresenti
un’importante occasione per sottolineare la necessità e la volontà della
collaborazione e il dialogo tra territorio e le sue rappresentanze, sia in
termini di prevenzione sia di intervento.” *Concludono *Diana Prada* e *Andrea
Poerio*, referenti territoriali OPL per Bergamo e provincia.
*In allegato la foto della conferenza stampa: da sx Francesca Morganti,
Marcella Messina, Laura Parolin, Diana Prada*
CONTATTI:
*Fabrizia Lorusso
Ufficio Stampa Ordine degli Psicologi della Lombardia*
