
(AGENPARL) – mer 20 marzo 2024 *Cia: presentato Il Piano Agricolo Alimentare 2024-2027 per la Basilicata, **un
cambio di rotta immediato da parte della Regione per rispondere alle
richieste congiunturali del settore*
Il Piano Agricolo Alimentare 2024-2027 per la Basilicata che è stato
presentato oggi dalla Cia-Agricoltori Basilicata nell’assemblea regionale –
aperta dai Presidenti di Potenza Giambattista Lorusso e di Matera Giuseppe
Stasi – delinea l’ agricoltura lucana dei prossimi cinque anni. Il
documento contiene un’ analisi del fabbisogno e contestualmente indica le
specifiche azioni programmatiche progettuali per affrontare le emergenze
insieme a quelle di medio e lungo periodo. Indicazioni e proposte della Cia
diventano la “bussola” delle politiche di programmazione nel comparto
agricolo individuando specifiche azioni sulle fonti finanziarie a sostegno
del Piano Agricolo.
*Il direttore di Cia Potenza-Matera Donato Distefano sostiene: “Per
concretizzare la proposta di piano agricolo regionale della CIA è
necessario un cambio di rotta immediato da parte della Regione Basilicata
per rispondere alle richieste congiunturali del settore per delineare in
prospettiva un futuro che consenta di migliorare la capacità produttiva,
redditi dignitosi, sviluppo delle aree rurali, sostenibilità economica,
ambientale e sociale. Per realizzare tutto ciò è necessario far convergere
una serie di fattori oltre che appropriate risorse che mettono al centro
delle politiche di sviluppo il settore agricolo”. *
Nell’assemblea è stato rinnovato il “Patto” con la cooperazione – presenti
i dirigenti delle centrali cooperative – per sostenere progetti comuni
nell’agroalimentare. Per Cia appare utile predisporre uno specifico
progetto riguardante il “Marchio unico dell’agroalimentare lucano di
qualità” quale brand “ombrello” riassuntivo delle produzioni agricole ed
enogastronomiche a loro volta correlate alle eccellenze storico-ambientali.
Cia parla di complesse e delicate pianificazioni che quasi sempre
richiedono una progettualità ed operatività intersettoriale. Il tutto
assume il carattere dell’innovazione nella programmazione e vero banco di
prova per la nostra Regione nell’utilizzo delle risorse.
“Bisogna avere la consapevolezza che la PAC – ha detto ancora Distefano –
non può essere considerata l’unica politica a rispondere alle esigenze del
settore in particolare per reggere le sfide della sostenibilità ambientale
e garantire la sufficienza e la qualità degli alimenti e quella energetica.
Sollecitiamo a procedere con i bandi sul C.S.R. 23/27 in ragione degli
obiettivi previsti nel paino e rendendoli coerenti con gli effettivi
fabbisogni delle aziende operando in una logica di complementarietà con gli
altri interventi. Abbiamo il dovere di elevare la qualità della
programmazione, ricercare forme di sinergie, agendo in una logica integrata
e intersettoriale”.