
(AGENPARL) – mer 06 marzo 2024 Comunicato Stampa
Sopralluogo alla Calle degli AndadoriPordenone, 06/06/2024
La Calle degli Andadori fa parte del patrimonio storico di Pordenone. È stata al centro di un lungo contenzioso tra l’Amministrazione e un privato. Contenzioso che si è concluso a favore della comunità, nel quale si è dimostrata la demanialità del luogo.
È un’antica calle che si originava in via San Marco (nell’androne del palazzo che ospitava lo Studiolo del Pordenone) e, costeggiando le antiche mura medievali, passava dietro al Duomo e conduceva in piazza della Motta. In passato veniva percorsa dagli ebrei che vivevano al di fuori delle mura cittadine e che dovevano raggiungere il Monte di Pietà, in quella stessa piazza. Oggi costituisce parte di un percorso suggestivo e inedito, un itinerario antico che può offrire nuovi scorci sulle bellissime architetture medievali dell’abside del Duomo e sull’area dell’ex Pastificio Tomadini, oggetto di prossima riqualificazione.
Il sindaco Alessandro Ciriani, accompagnato dal vice-sindaco Alberto Parigi e dagli assessori Lidia Diomede, Mattia Tirelli e Giuseppe Verdichizzi, ha effettuato un sopralluogo all’interno della Calle, oggi purtroppo in condizioni pietose, per la quale è necessario un forte rimaneggiamento. All’interno della Calle si trova l’ingresso allo Studiolo di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone, nel quale presto ripartiranno i lavori di ristrutturazione, che dureranno circa un anno.
«La valorizzazione di queste importanti vestigia di Pordenone – afferma il sindaco – consentiranno di riconsegnare alla città due tesori imprescindibili del suo patrimonio culturale e ambientale, facendo in modo che cittadini e turisti possano riscoprire uno dei suoi scorci più belli, il cui l’accesso era totalmente precluso. L’investimento che faremo sulla Calle degli Andadori e sull’area dell’ex Tomadini permetterà di riqualificare un’area di grandissimo pregio storico, architettonico e naturalistico, aumentando ulteriormente l’offerta turistica e culturale di Pordenone».
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